Il mite inverno romano spaventa Atac. Tanto da costringerla a sborsare fino a 1,8 milioni di euro per il liquido antigelo da mettere nei motori degli autobus. Pochi giorni fa la municipalizzata dei trasporti ha tirato fuori una gara per ricercare un fornitore di liquido anticongelante per un periodo di tre anni, per i motori degli autobus. Obiettivo di Atac, aggiudicarsi 600 mila chilogrammi di anticongelante all’anno, 1,8 milioni di chilogrammi in tutto.
Insomma, un pieno di anticongelante che però arriverà non prima di gennaio, a inverno inoltrato, visto che la gara è stata esperita solo pochi giorni fa.
Intanto, per Atac sono sempre meno Bit (biglietto integrato a tempo). I dati di settembre enfatizzano il crollo delle vendite da parte di Atac: 7,5 milioni sono i titoli venduti nel mese che, secondo i piani dell’azienda, avrebbe dovuto lanciare una ripresa dopo il «fisiologico» calo estivo. E invece no: a settembre dell’anno scorso i biglietti venduti erano quasi 8 milioni, ovvero 500 mila in più del terribile 2017 segnato dalla crisi.
È confrontando due anni di stacco tra agosto, con la città svuotata di romani, e settembre, mese della riapertura delle scuole, che si comprende quanto la crisi sia al galoppo: tra agosto e settembre 2016 la differenza delle vendite di Bit è stata di 2,2 milioni, nello stesso spezzone del 2017 lo stacco è di 1,5 milioni. Quindi circa 700 mila biglietti in meno che, a 1,50 euro l’uno, fa oltre un milione meno in cassa.
Per tutta risposta Atac ha precisato oggi come nel mese di novembre le vendite di Bit sono cresciute del 2,5% rispetto allo stesso mese del 2016. Un dato positivo che, insieme con quello registrato per gli abbonamenti annuali, cresciuti dell’11,1% rispetto a novembre 2016, ha consentito un aumento dei volumi venduti dei titoli Metrebus Roma, quindi della rete gestita da Atac, pari al 2,1%. Cresciuti in volume del 3,7% anche i titoli proprietari di Atac, non compresi quindi nell’offerta Metrebus.