Atac, il Campidoglio alza ancora il muro contro Fs

Meleo ai manager dell'Asstra: con Fs rischio monopolio nel tpl. L'associazione applaude​, rispettare regole della concorrenza

Ferrovie

Se si vuole liberalizzare una volta per tutte il trasporto pubblico locale romano è bene che Ferrovie stia alla larga o, se proprio non può farne a meno, rispetti le regole della concorrenza. Il Campidoglio torna ad alzare il muro contro le mire del gruppo pubblico sul trasporto romano su gomma ovvero Atac, peraltro ribadite nell’ultimo piano industriale presentato a settembre. La nuova stoccata a Fs è arrivata dal responsabile dei trasporti Linda Meleo, intervenuta questa mattina alla due giorni dell’Asstra, l’associazione delle aziende di Tpl.

Sotto accusa c’è la volontà del governo di fare di Ferrovie un campione nazionale del trasporto, permettendo al gruppo guidato da Renato Mazzoncini di aumentare la sua presenza nel tpl. “Bisogna mettersi d’accordo”, ha spiegato Meleo dinnanzi alla platea di manager accorsi a Piazza della Pilotta. “O si crea un big nazionale o si apre davvero alla concorrenza. Penso alle Ferrovie, che non hanno mai nascosto il loro interesse per Atac. Tutto si può fare, basta essere chiari e dettare le regole. Ma è bene ricordare che se si punta a ricostituire un monopolio, non solo si accantona ogni speranza di concorrenza, ma si torna indietro di anni”, ha attaccato la Meleo, che tra le altre cose ha rilanciato la proposta di redigere un nuovo testo unico nazionale sul trasporto locale.

Per la titolare dei trasporti non ci sono dubbi. Consentire a Fs di acquisire quote sempre maggiori nel tpl non è una scelta giusta in un’ottica di concorrenza. “Molti soggetti hanno dichiarato di essere molto interessati ad Atac, si sono detti disponibili a dare un aiuto, ad acquisire questa azienda”, ha aggiunto Meleo. “Ma noi pensiamo semplicemente che chi ripete quasi ogni giorno la disponibilità ad intervenire sia solo interessato ad un mercato romano, sicuramente redditizio, ma anche a creare un player nazionale che sia in grado di competere anche all’estero. Però qui c’è una posizione di fondo che il governo deve prendere, se vogliamo un mercato concorrenziale aperto è un discorso, se l’obiettivo è avere un player nazionale di grande forza è un po’ tornare indietro rispetto al discorso concorrenza”.

Sullo sfondo però incombe anche la gara per la concessione della Roma-Lido, che scadrà nel 2019 quando entreranno in vigore ne nuove regole europee in materia di tpl. Incalzata da Radiocolonna, Meleo ha spiegato che “certo, ci sarà una gara e Atac potrà tranquillamente partecipare. Specialmente se sarà un’azienda risanata, come noi pensiamo”.

A non vedere di buon occhio gli appetiti di Ferrovie sul tpl, sono comunque anche il grosso delle aziende riunite nell’Asstra. Il presidente Massimo Roncucci ha infatti sottolineato nel suo intervento come sia “legittimo che un gruppo di queste dimensioni ragioni a tutto campo per allargare il suo mercato alla mobilità, estendendo la sua presenza sulla gomma, in particolare nelle aree metropolitane. Ma tutto questo deve essere fatto nel rispetto delle regole sulla concorrenza, altrimenti si va incontro a semplici acquisizioni che creano posizioni dominanti e, soprattutto, nessun beneficio”.

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