“Sub affidamento del servizio di trasporto pubblico locale, in due lotti. Numero di riferimento: Bando di gara n. 147/2022”. È contenuta in questa frase – scritta nei tipici linguaggi dei bandi di gara – una novità interessante che riguarderà il trasporto pubblico della Capitale. Come spiega Odissea Quotidiana, Atac intenderebbe affidare per un anno 11 linee del tpl a operatori privati.
“Nonostante la fine dell’emergenza covid ed il progressivo rientro delle linee subaffidate ad operatori privati, la municipalizzata ha manifestato il proprio interesse a proseguire l’esternalizzazione del servizio delle ultime 11 linee rimaste – spiega OQ – si tratta nel dettaglio delle linee 021, 043, 77, 113, 246/246P, 319, 351, 500, 551 e 718, che saranno “privatizzate” per tutto il 2023, dal 1° gennaio al 31 dicembre, a meno che non “sopravvengano superiori disposizioni vincolanti per ATAC”, si legge dal disciplinare tecnico. Complessivamente il servizio esternalizzato riguarderà circa 2,7 milioni di vetture-km, pari a circa il 3% di tutto il servizio di superficie, e consentirà all’azienda di “risparmiare” fino a 44 vetture in servizio. Rispetto al precedente affidamento, la gara prevede due lotti distinti “nord-ovest” (linee 021, 246, 246P, 351) ed “est” (043, 113, 319, 500, 551, 77) con un corrispettivo di 3,63 €/km per un impegno totale di 9,9 milioni di euro più IVA. Altresì sarà obbligatorio che l’impresa aggiudicataria si doti di un sistema AVM, per consentire il monitoraggio in tempo reale delle vetture e superare gli evidenti limiti dell’attuale sistema”.
Ma andiamo a scoprire, più nel dettaglio, quali saranno alcune delle linee coinvolte dalla novità che potrebbe essere introdotta dal bando 147/2022.
C’è la 021 che porta dalla stazione Giustiniana a Grottarossa, poi la 043 che collega Rebibbia con Setteville, nella periferia est della Capitale.
Più centrale e strategica la linea 77, una circolare che parte e arriva a Piramide passando per San Giovanni e Via Marco Polo e toccando tutte e tre le linee metro di Roma: la A, la B e la C. Non solo, quindi, linee periferiche, ma anche bus che rappresentano un collante importante tra i vari snodi della mobilità capitolina.