Banca del Fucino, ok dei soci alla fusione con Igea

Il cda dopo il rischio spaccatura delibera il sì all'integrazione. Dentro il capitale anche le fondazioni bancarie

Via libera del cda di Banca Fucino all’integrazione con Banca Igea i cui soci entreranno nell’azionariato dell’istituto romano di proprietà della famiglia Torlonia. “Gli attuali azionisti di Banca del Fucino continueranno a supportare la banca nel suo percorso di crescita futuro”. L’operazione “porterà alla creazione di un nuovo gruppo bancario” e prevede anche il deconsolidamento dell’intero portafoglio di crediti deteriorati per 300 milioni di euro e la valorizzazione del ramo fintech di Igea Banca.

Nei giorni scorsi l’operazione era stata messa in discussione a causa delle liti sull’eredità in seno alla famiglia Torlonia. L’operazione prevede che nell’azionariato della banca romana entreranno “con quote diversi nuovi investitori istituzionali, espressione del mondo industriale e finanziario italiano ed internazionale, alcuni dei quali già oggi soci di Igea Banca”.

Fra i soci di questa, nata dalle ceneri della siciliana Popolare dell’Etna, vi sono fondazioni bancarie, casse di previdenza private, esponenti del mondo imprenditoriale siciliano e fondi di investimento. Igea Banca è specializzata nel settore digitale, fintech, nella cartolarizzazione di claim/crediti della Pa e nell’advisory per la finanza agevolata e strutturata. Settori complementari a quelli di Fucino che da banca commerciale si sta riorientando da qualche anno nel private banking.

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