Il Governo Italiano ha come sempre molta cura della salute dei cittadini e per realizzare il sogno del Covid free passa dalle parole ai fatti chiudendo il chiudibile e vietando il vietabile.
Dopo vari tentennamenti ecco che la stella cometa è apparsa al disfatto premier Conte e sulle note della canzone di Nino Manfredi: “…quanno c’è ‘a salute c’è tutto… basta ‘a salute e ‘n par de scarpe nove ... il Governo ha trovato conferma e giustificazione per agire.
Il primo lockdown ha dato risultati soddisfacenti, tanto che pensavamo di averla sfangata (…il virus è clinicamente morto…) ma, poi è partito il trip del “tutti al mare”, delle discoteche, dei viaggi, degli happy hours ecc e l’ombra mortale del virus ha fasciato nuovamente l’Italia.
Così ci viene fortemente raccomandato che “è meglio soli che mal accompagnati”.
I ristoranti chiudono alle 18 (orario merenda), i negozi anche, i centri commerciali e gli outlet, tanto cari agli Italici week end resteranno deserti, halloween sarà davvero un incubo e ogni scambio interpersonale viene praticamente azzerato.
Queste misure, dal punto di vista, sanitario sono encomiabili ma, quelle di tipo economico/commerciale sono micidiali.
Nell’attuale situazione finanziaria questa è una mazzata che lascerà un segno profondo per molto tempo.
Dopo le guerre c’è sempre lo spiraglio della ricostruzione ma, questa non è una guerra è una pandemia che lascerà da riedificare il tessuto sociale e commerciale, la fiducia e la propensione allo spendere.
Nell’impeto degli intenti sanitari il governo non s’è soffermato sulla seconda parte della strofa canterina “…e ‘n par de scarpe nove…” e su questa svista sprofonda l’Italia e gli Italiani.