Il progetto Iccrea può finalmente partire. L’assemblea straordinaria dei soci della Banca di Credito Cooperativo di Roma ha infatti deliberato la modifica dello statuto aziendale per consentire alla Banca di aderire al gruppo bancario cooperativo Iccrea entro i termini previsti, dopo la decisione dell’assemblea di Iccrea che ha avviato l’aumento di capitale da 250 milioni di euro. A questo punto il polo cooperativo a trazione romana, alternativo a quello trentino targato Cassa Centrale, può partire. L’ultimo tassello è infatti anche quello più importante, visto che si tratta della Bcc più grande in Italia.
Secondo il presidente della Bcc di Roma Francesco Liberati “è stato realizzato un passaggio fondamentale per il futuro della Banca di Credito Cooperativo di Roma, con l’obiettivo di dare concreta continuità al lungo percorso compiuto dal 1954 sino ai giorni nostri. La nostra Banca proseguirà a operare come ha sempre fatto, con fermo riferimento ai principi ispiratori della mutualità e della solidarietà. Ma lo farà nel contesto di un grande gruppo organizzato, gruppo che sarà motivo di rafforzamento di ogni singola banca aderente e del gruppo stesso nel suo complesso. Faremo parte del quarto gruppo bancario italiano e, in questo gruppo, la nostra banca sarà la prima sia dal punto di vista dimensionale e patrimoniale, sia sul piano societario con un significativo peso azionario”.
La stessa Iccrea ha ingaggiato uno scontro con Cassa centrale in merito alle azioni della banca capitolina detenute dai trentini. Nei giorni scorsi Iccrea non ha risposto alla proposta di Cassa Centrale per la cessione del pacchetto di azioni della banca romana (oltre il 20% del capitale) detenute dalla concorrente trentina che da una settimana è diventata la prima capogruppo di un gruppo bancario cooperativo italiani.