Bilancio, troppi buchi su strade e trasporti di superficie

All'indomani dall'approvazione della manovra 2018-2020 emergono le prime falle su strade e trasporti. Pochi interventi e troppo mirati

Qualcosa non torna nel bilancio 2018-2020 appena approvato dal Campidoglio. Per esempio, scorrendo il documento pubblicato dagli uffici di Palazzo Senatorio, non c’è traccia di interventi strutturali sulla rete stradale capitolina. Vale a dire, poco o quasi nulla sulle buche, che affliggono quotidianamente automobilisti e centauri.

Pochi interventi, 28 milioni in tutto, su una manciata di arterie. “Manutenzione stradale straordinaria, grande viabilità (8 mln), via Portuense (6 mln), tangenziale est (5 mln), corsie
centrali C. Colombo (4,7 mln), via della Pineta Sacchetti (1,5 mln)”, recita il documento.

Poco incisivi anche gli interventi previsti nel bilancio sui trasporti di superficie, ovvero agli autobus. Stanziati una ventina di milioni per l’acquisto di nuovi mezzi, niente più. Per la funivia tanto cara alla Raggi invece i soldi sono stati trovati. “Progettazione Tram Fori-piazza Vittorio (5 mln), Funivia Battistini-Casalotti (300mila euro), ‘minimetro’ a fune terrestre Jonio-Bufalotta (160mila euro)”.

Pochi mirati interventi anche sull’ambiente nel bilancio 2018-2020. Opere cimiteriali (12 mln), riqualificazione ville storiche (tra cui villa Borghese, villa Doria Pamphilij e Parco Nemorense per 5,6 mln), Aranciera di San Sisto 1,2 mln).

Quanto alle cifre del bilancio, nel dettaglio, le entrate previste per il 2018 ammontano a 4 miliardi 612 milioni, in calo di circa 27 milioni rispetto al previsionale dello scorso anno, dovuto principalmente alla contrazione dei trasferimenti da parte dello Stato. Per quanto riguarda la spesa corrente, le casse capitoline potranno contare su circa 9,5 milioni in più.

Di certo c’è che la manovra appena approvata soddisfa solo i Cinque Stella. Per il Pd si tratta infatti di “una manovra priva di idee di sviluppo per la città, costruito su presunte entrate come quelle delle affrancazione del condono e delle alienazioni di beni. Entrate che come sappiamo, già lo scorso anno hanno segnato un -90% rispetto alle previsioni e non essendo cambiato nulla nell’ organizzazione degli uffici non si capisce come possano avere un trend migliore quest’anno. Le opere pubbliche coperte da quelle entrate rischiano di essere un libro dei sogni”.

 

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014