In mezzo a tante partecipate colabrodo ce ne sta una in grado di chiudere un bilancio con i conti in ordine. La Fondazione Bioparco, che gestisce il giardino zoologico di Villa Borghese. L’ultimo bilancio disponibile, datato 2016, parla di un risultato netto positivo per mezzo milione di euro, quasi cinque volte l’utile del 2015, quando la Fondazione Bioparco chiuse con un avanzo al netto delle imposte di 140 mila euro.
Il motivo è tra le pieghe del conto economico dell’ente capitolino, uno dei tanti in pancia al Campidoglio, ma forse uno dei pochi con le finanze in equilibrio. I ricavi nel 2016 sono aumentati a 9,2 milioni, in aumento rispetto ai 9 milioni e rotti dell’anno prima. Buona anche l’azione sui costi, scesi da 8,5 a 8,3 milioni, con un saldo ricavi-costi positivo per 700 mila euro.
La Fondazione può contare anche su una disponibilità di cassa di 2,8 milioni al 31 dicembre 2016, in aumento rispetto ai 2,3 milioni del 2015. Unico neo, l’indebitamento, tenuto comunque sotto controllo e sceso tra il 2015 e il 2016 a 3,4 milioni, dai 4,2 milioni dell’esercizio precedente. Il grosso, circa 2,8 milioni, è costituito da l’esposizione verso fornitori, il resto verso istituti di previdenza.