Botteghe Storiche e Roma Produttiva: per aiutare la Città

Muoiono le Botteghe Storiche, aumentano i minimarket (aperti h 24). La ZTL fino alle 20 e il Centro prende un'altro schiaffo mortale. Giulio Anticoli difende la Città

Solo se ami Roma veramente, se ci tieni a conservarne certe particolarità. Solo se sei convinto che il tessuto socio economico odierno sia frutto del lavoro e dell’impegno dei padri e dei nonni che nella Capitale si sono impegnati in varie attività. Solo allora riesci a condividere il gran lavoro che sta facendo GIULIO ANTICOLI. Fondatore e Presidente dell’Associazione Botteghe Storiche la sua attenzione guarda a tutta la Città e ai tanti ostacoli che tutti i giorni sorprendono e aggrediscono commerciati e cittadini. Proprio pensando al nostro territorio urbano Anticoli non ha bisogno di tante domande per raccontarci la reale situazione romana.

L’ultima calamità, mortale, che sta per abbattersi sul centro di Roma è il prolungamento dell’orario della ZTL. Non più alle 19 ma alle 20!  Un Tridentino che da luogo di passeggio e shopping si trasformerà nel deserto totale.

E si perchè i “grandi urbanisti/politici” mica hanno messo mano a delle strutture d’appoggio. Nessun parcheggio in più di quelli che già NON ci sono. Uno per tutti quello di Arnaldo da Brescia. Storica e vergognosa incompiuta capitolina.

Per arginare la nefasta decisione, Anticoli ha fondato ROMA PRODUTTIVA che raccoglie sia le Botteghe Storiche che le Associazioni delle vie (non ancora tutte). La ZTL spostata alle 20 è una bastonata a qualunque locale del centro e a tutto favore dei grandi centri commerciali. Un artigiano, ad esempio, non potrebbe più usufruire del “carico e scarico merci” serale. Solo l’unione forte dei cittadini e dei commercianti potrebbe, unita a manifestazioni eclatanti, far rivedere il progetto. Quello che succede a Roma ha dell’incredibile: decisioni a spot, senza fondamento alcuno, senza un reale disegno che dall’esterno arrivi al centro.  Stessa cosa vale per le Botteghe Storiche (e via Margutta ne è un chiaro esempio).

Una moria continua e che non può arrestarsi a queste condizioni. I locali occupati dagli artigiani erano piccole cose, a volte, anche povere che non facevano gola a nessuno. Ora, con i nuovi piani catastali, si vengono a trovare in zone di lusso e la corsa degli affitti come dei subentri è gioco quotidiano. Se le istituzioni ci riflettessero su e volessero davvero mantenere parte del “vecchio” contesto (che attira tanti turisti) finanzierebbero un piano di affitti calmierati. Solo così salviamo i nostri artigiani!

L’esempio di Parigi DEVE diventare lezione per Roma. Parigi ha fatto un grande sforzo, anche economico, tassando i centri commerciali e creando un fondo che ha riportato le botteghe storiche in centro. Esperimento riuscito!

La Capitale (e non diciamo una barbarie) non può dormire sonni tranquilli se pensa che il turista ci viene/verrà solo per vedere i monumenti classici. Ci viene anche per curiosare le stradine e le bottegucce e portarsi a casa un’idea più completa della Città. Roma non è solo Colosseo/via Condotti/Fontana di Trevi/gelato industriale/pizza surgelata. Roma è anche il corniciaio, il gallerista, il fioraio sull’angolo, lo scarpaio…

Svegliati Roma e difenditi.  E se “i reggenti”  (sempre più incapaci di confrontarsi con la realtà e la gente) non ti aiutano, protesta e pretendi con l’orgoglio della tua storia.

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