Caro bollette, i panificatori di Roma rischiano di fallire

La Cna: le nostre imprese hanno assorbito l’aumento dell’elettricità e del grano. Ma per Eurostat il pane in Italia è aumentato del 13%

Se i panificatori, i fornai dovessero riversare sul cliente l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia il pane rischierebbe di aumentare anche del 30%. Leonardo Spadoni, è a capo del panificatori di Roma aderenti alla Cna di Roma, e traccia un quadro pieno di incognite per il futuro. Insomma il caro bollette, il caro grano mina le fondamenta del 500 laboratori di pane nella Capitale. 

I fornai resistono ma quanto durerà?

“Fino ad adesso i panificatori hanno assorbito tutti i costi dell’aumento delle materie prime. Ed è già da un anno che i costi dei cereali, le tariffe delle bollette hanno raggiunto livelli inaccettabili”, dice Spadoni. Le aziende romane di questo settore, in media hanno tra i 5 e i 10 dipendenti, si tratta spesso di aziende a conduzione familiare che non possono beneficiare degli ammortizzatori sociali delle grandi imprese.

Ma a Roma quanto costa un chilo di pane? Circa 3 euro

Servono interventi rapidi, sottolinea ancora Spadoni, “perché l’energia è aumentata almeno del 150%, e ancora non abbiamo visto gli effetti dei decreti varati dal governo. Ricordiamoci poi che veniamo dal periodo buio della pandemia, quando sì abbiamo venduto più pane, ma è stata quasi azzerata la vendita della gastronomia che è il settore dove ci sono più margini di guadagno”. Unica consolazione, per i clienti, il costo del pane a Roma è più basso rispetto ad altre città. Se a Milano una pagnotta da un chilo costa 4,46 euro, nella Capitale si viaggia sui 2,92 euro, a Bologna siamo a 4,91 euro, questo secondo i dati Coldiretti.

Assipan: 50 giorni per agire. Per Eurostat il pane è più caro del 13%

“Abbiamo poco tempo, solo 50 giorni, per evitare che i fornai italiani sospendano o addirittura chiudano le loro attività”. Torna a farsi sentire il grido d’allarme dei panificatori da parte del presidente di Assipan-Confcommercio, Antonio Tassone, a nome dei migliaia di addetti, presenti sul territorio italiano. Secondo Eurostat ad agosto ci sono stati rincari medi del +18% del pane in Europa e del 13,6% in Italia, dovuti principalmente al caro prezzi energetici.

 

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