Caro carburanti: nuovo incontro governo-benzinai, giovedì decisione su sciopero

Il governo ha tenuto a rimarcare che l’obiettivo del decreto sulla trasparenza non è screditare la categoria quanto piuttosto tutelare “la gran parte dei benzinai che si sta comportando in maniera corretta e responsabile”.

Lo sciopero che era stato proclamato dai gestori dei distributori per le giornate del 25 e 26 gennaio è congelato in attesa del tavolo tecnico con il governo che si terrà oggi al ministero delle Imprese e del made in Italy. Questo il risultato dell’incontro che si è tenuto venerdì, a palazzi Chigi, tra il governo e i sindacati dei gestori dei distributori, dopo le polemiche scatenatesi in seguito alla decisione dell’esecutivo di affrontare il tema caldo del caro carburante senza prorogare il taglio delle accise introdotto dal governo Draghi ma intervenendo piuttosto sul contrasto alla speculazione tramite un decreto che mira a incrementare la trasparenza sui prezzi, introducendo l’obbligo per i benzinai di esporre alla pompa non solo il prezzo di vendita ma anche quello medio giornaliero. Intanto, i sindacati, hanno annunciato di comunicare le decisioni prese in una conferenza stampa unitaria, indetta per giovedì 19 gennaio alle ore 11.

Il governo ha tenuto a rimarcare che l’obiettivo del decreto sulla trasparenza non è screditare la categoria quanto piuttosto tutelare “la gran parte dei benzinai che si sta comportando in maniera corretta e responsabile”. “Nessuna volontà di fare uno scaricabarile” sulle responsabilità per l’impennata dei prezzi alla pompa, ha ribadito il presidente del governo, Giorgia Meloni, ma solo quella di tutelare i cittadini e gli stessi gestori dei distributori di fronte a chi non dovesse comportarsi correttamente. Sul fronte della decisione di non prorogare il taglio delle accise oltre la sua naturale scadenza, prevista al 31 gennaio 2022, il presidente del Consiglio ha invece sottolineato che si tratta di “una scelta di giustizia sociale”, derivata dalla convinzione che “avesse più senso” utilizzare quelle risorse (che ammontano a un miliardo di euro al mese, dieci miliardi di euro l’anno) per aiutare le fasce delle popolazione più in difficoltà piuttosto che per finanziare una misura che aiuta tutti in maniera indistinta, a prescindere dalla specifica condizione economica.

Dunque, ha precisato Meloni, via libera in Manovra a misure a tutela dei più deboli, come l’aumento dell’assegno unico, il taglio del costo sul lavoro e l’ampliamento della platea beneficiaria di un sostegno contro il caro bollette, e stop al taglio delle accise per tutti. Intanto, già nel Consiglio dei ministri di ieri il governo è intervenuto per apportare alcune modifiche al decreto trasparenza stabilendo che i buoni benzina saranno esentasse fino a fine anno, ma anche che, “in caso di aumento del prezzo del greggio e quindi dell’Iva in un quadrimestre di riferimento, il maggiore introito incassato in termini di imposta dallo Stato potrà essere utilizzato per finanziare riduzioni del prezzo finale alla pompa”.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014