Cinecittà va al rinnovo dei vertici, a un anno dallo scoppio della pandemia. Il consiglio di amministrazione dell’Istituto Luce Cinecittà ha indicato infatti i nuovi vertici societari nominando Chiara Sbarigia nel ruolo di presidente e Nicola Maccanico in quello di amministratore delegato. A detta di Dario Franceschini, ministro della Cultura, “due figure di prestigio che sapranno guidare con competenza il rilancio di Cinecittà”.
Con le nuove nomine, fanno notare dal dicastero di Via del Collegio Romano, si completa la nuova configurazione dell’Istituto Luce Cinecittà, “divenuto una società per azioni, in forza della Legge di Bilancio 2021, per poter affrontare le sfide previste dal piano di rilancio voluto dal ministro Franceschini che contempla anche la realizzazione di nuovi studi e teatri di posa e l’ammodernamento di quelli esistenti”.
D’altronde, l’industria audiovisiva e cinematografica italiana non è stata certo immune dalla crisi. E allora meglio “dotarsi di un soggetto forte a livello europeo, capace di uno sforzo produttivo adeguato alla crescente domanda, sia nazionale sia internazionale, che sta interessando il nostro Paese”. Ma chi sono i nuovi vertici di Cinecittà? Chiara Sbarigia, già direttrice organizzativa del RomaFictionFest e direttrice operativa del MIA – Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, è direttrice generale dell’Associazione Produttori Audiovisivi, mentre Maccanico ha ricoperto numerosi incarichi nel settore cinematografico tra cui: Executive Vice President Programming di Sky Italia, Amministratore Delegato di Vision Distribution, SVP and Managing Director Theatrical and Strategic Marketing di Warner Bros Entertainment Italia.
Nell’attesa di chiudere il bilancio 2020, che va ancora depositato, i nuovi vertici ripartiranno da un bilancio, il 2019, chiuso con un utile di 422 mila euro, ben al di sopra del budget (329 mila euro). Ma non c’era stata la pandemia.