CNA Roma: Intelligenza Artificiale (IA) opportunità per crescere – VIDEO

In prima linea sulle innovazioni tecnologiche e sulla loro applicazione nel mondo dell’impresa, CNA di Roma con CNA Digitale ha proposto una giornata di confronto e di studio dell’Intelligenza Artificiale e sulle sue applicazioni da parete delle imprese

Presso il Tecnopolo Tiburtino, la CNA di Roma si è interrogata sulle opportunità che offre l’utilizzo, sempre più diffuso, dell’Intelligenza Artificiale (I.A.) e su come è possibile gestirne la forte ascesa e i conseguenti possibili rischi legati ad un abuso incontrollato. Una occasione di crescita per le aziende se ben utilizzata e conosciuta, come rileva la Presidente della CNA di Roma, Maria Fermanelli, ai microfoni di Radiocolonna,it. “Il Tecnopolo – afferma – è un luogo simbolo dove presentare l’innovazione tecnologica nella sua sfida più grande, ovvero l’I.A e l’impatto con le imprese, infatti abbiamo avuto l’adesione di tanti imprenditori,  ma anche di tanti studenti universitari provenienti da Tor Vergata”. 

E’ stata un’occasione per ragionare sulle nuove tecnologie con la CNA , che è impegnata attivamente sulla riflessione sulle nuove tecnologie, come l’I.A. che apre anche scenari di preoccupazione sulla gestione delle sfide future, sia pure comprendendo il potenziale enorme e le possibilità utilizzo. Occorre  far si che non siano le macchina a controllare l’uomo, ma sempre quest’ultimo a controllare le macchine, come conferma la Presidente CNA di Roma: “Ben vengano momenti di studio, avvicinamento e di confronto che ci permetteranno di contribuire ad una migliore efficienza dell’I.A. come strumento al servizio delle imprese”.

Gli fa eco anche il Presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, che ricorda come per lungo tempo si è pensato che fosse l’impresa a correre verso l’innovazione, mentre da alcuni anni accade esattamente il contrario. Il che genera a volte paura e timori, soprattutto in un Paese come l’Italia dove si registra un cronico ritardo sull’introduzione e utilizzo delle nuove tecnologie.  “L’innovazione – osserva – viene verso di noi con una grande accelerazione, e noi non dobbiamo avere timori,  compresa l’IA . Certamente in Italia ci sono dei ritardi sull’innovazione, basti pensare alle piccole e medie imprese, alla PA, per cui è importante che si crei un ecosistema in grado di creare delle persone, imprese e pezzi della PA capaci di affrontare tutte le enormi innovazioni di oggi e di domani per creare occupazione e benessere”. 

Il tema rimane quello delle regole per gestire le nuove tecnologie e su questo il Presidente della Camera di Commercio di Roma sottolinea il ruolo delle Istituzioni sovranazionali, con delle legislazioni globali e sostiene che dovrebbe essere l’Europa a creare dei paletti invalicabili affinché le nuove tecnologie non vengano usate né contro le persone né per dare dei vantaggi illeciti a qualcuno.

Stefano Capezzone, Presidente di CNA Digitale, rileva che viviamo un cambiamento che sta andando molto più veloce rispetto alle aspettative, esempio è ChatGpt (un software per conversare fra un umano e un robot ndr) che in poco più di due mesi ha raggiunto un miliardo di utenti, cosa mai accaduta nella storia, per cui il passaggio più importante è conoscerla, perché c’è ancora poca consapevolezza su cosa sia realmente e quali potenzialità nasconda.

Presente all’evento in veste di moderatore anche il giornalista e divulgatore RAI, Massimo Cerofolini, che sul tema dell’etica e del controllo dell’IA ha ribadito che dopo gli allarmi spesso lanciati è arrivato il momento di capire che l’impatto positivo di questi strumenti è enorme, e che a volte è più una questione strategica riguardante le imprese di IA, che lanciano allarmi per poter poi gestirne la regolamentazione. Infine il giornalista RAI ricorda che “C’è anche il rischio concreto per la violazione della nostra privacy e non ultimo anche il tema del mondo del lavoro, che in attesa di vedere un saldo positivo va gestito attentamente, perché si rischia di vedere cancellate diverse mansioni e non è detto che la sostituzione con le nuove figure di lavoro che stanno emergendo sia poi così rapida”, conclude.

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