Centouno edifici occupati illegalmente solo a Roma per un totale di oltre 11.600 occupanti abusivi. E lo stesso avviene a Catania, con un centinaio di unità immobiliari
in diversi quartieri della provincia che hanno avviato una vera e propria invasione, o a Genova, con 200 immobili occupati prevalentemente di edilizia residenziale pubblica.
Di questo si è parlato alla Camera dei Deputati in conferenza intitolata Occupazioni: i diritti violati organizzata da Confedilizia e Istituto Bruno Leoni. Situazione simile a Palermo, con invasioni risalenti agli anni 80-90 e che vedono oggi 17 plessi abitativi e 3000 appartamenti occupati nel quartiere San Filippo Neri, o a Reggio Calabria, con
110 alloggi popolari occupati illegalmente da famiglie rom. E, tornando a Roma, c’è il clamoroso il caso di un edificio della Capitale, occupato da 13 anni.
Un problema, quello delle occupazioni illegali (emblematico il caso, due mesi fa, di Via Curtatone, che si fa sempre più grave a Roma e su cui Confedilizia ha voluto puntare i riflettori. Perchè i proprietari di casa non ne possono più di soprusi da parte di chi occupa illegalmente un immobile
In questo senso, nella sua relazione iniziale, il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa ha “salutato” con soddisfazione una recente sentenza giudiziaria che muove un nuovo passo verso la tutela dei proprietari. “Il tribunale civile di Roma ha emesso una sentenza che ha stabilito per la prima volta che esiste una tutela per i proprietari dal punto di vista civilistico, riconoscendo il pagamento della somma di
266.000 euro mensili ai proprietari di un immobile occupato da anni”.
“Si tratta di una sentenza importantissima, che fa giustizia di una situazione di illegalità che, nel caso in questione, si protraeva da oltre quattro anni. Confidiamo che essa sia di monito per la politica affinché questa intervenga in modo deciso per interrompere il fenomeno delle occupazioni abusive in atto nel nostro Paese”.