Dal Covid una mazzata sull’export tecnologico del Lazio

Secondo Intesa SanPaolo nel secondo trimestre dell'anno le vendite all'estero di prodotti made in Lazio hanno subito un crollo del 22,8%

Mazzata del Covid sulla tecnologia laziale venduta all’estero. Nel secondo trimestre 2020, in concomitanza con la chiusura della maggioranza delle attività produttive, volta a contenere la diffusione della pandemia da Covid19, l’export dei poli tecnologici laziali ha registrato un calo tendenziale pari al 22,8% (-17,3% nei primi sei mesi dell’anno; un dato peggiore rispetto ai poli tecnologici italiani che hanno registrato una contrazione del -4,6%).

A pesare sulla performance dei poli laziali, si legge nel report di Intesa SanPaolo, ha sicuramente contribuito il confronto con un 2019 particolarmente brillante; lo scorso anno si era infatti chiuso con una crescita delle esportazioni superiore al 30% grazie all’ottimo andamento del polo aerospaziale (+60%) e del polo farmaceutico (+31,1%). Le esportazioni dei poli tecnologici laziali si sono attestate comunque su valori pari a 6,6 miliardi di euro, confermandosi tra le aree tecnologiche più rilevanti del Paese.

Nel secondo trimestre 2020 le esportazioni del polo farmaceutico hanno registrato un calo del 19% dopo la flessione del 12,1% del primo trimestre (pari ad una contrazione nei primi sei mesi del 15,8%). Si tratta in parte di una decelerazione fisiologica dopo anni di crescita a due cifre.

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