Dal 2025 le auto pagheranno per entrare in una parte del centro di Roma

Procede l’iter per l’istallazione per la Congestion Charge. Ecco cosa potrebbe accadere

Il termine Congestion Charge potrebbe non dire molto alle migliaia di romani che ogni giorno prendono l’auto per spostarsi in città. Diverso è il discorso se si fa riferimento all’ecopass di meneghina memoria: in sintesi, un pedaggio per coloro che si spostano con il proprio mezzo privato dalle parti periferiche della città a quelle centrali. È un’idea antica quella dell’ecopass capitolino, idea che risale addirittura all’epoca in cui il sindaco di Roma era Ignazio Marino. Guido Improta, a suo tempo assessore ai Trasporti, immaginò un Piano generale per il traffico che sarebbe dovuto entrare in vigore nel 2016. Nulla di fatto, anche se poi il testimone venne raccolto dall’intraprendente punto di riferimento per la mobilità dei grillini, Enrico Stefàno, che con un atto di indirizzo tracciava le linee guida per un progetto di ‘ecoarea’ di poco più piccola dell’anello ferroviario. Il progetto, all’epoca della giunta Raggi, era quello di sfruttare i varchi della ZTL VAM, ovvero il varco ztl che controlla l’ingresso al centro di Roma di torpedoni e mezzi più lunghi di 7,5 metri. Poi questo progetto è stato ripreso dalla giunta guidata da Roberto Gualtieri grazie al Giubileo del 2025. “Apriremo entro l’8 dicembre 2024 una zona di pollution charge corrispondente al 2% del territorio cittadino, con pagamento per l’ingresso” spiegava l’assessore ai Trasporti Eugenio Patané nell’estate del 2022 a margine degli Stati generali della mobilità.

Ma oggi a che punto è un progetto che potrebbe stravolgere la fruibilità del centro della Capitale per coloro che si muovo in auto?

Il progetto è tutt’altro che accantonato, come spiega Odissea Quotidiana, visto che la commissione creata ad hoc per il Giubileo 2025 ha sentito alcuni rappresentati di Roma Servizi per la Mobilità al fine di individuare le strategie per introdurre in città il nuovo sistema di pagamento.

“Il software sarà quindi in grado, mediante la sola lettura della targa, di sanzionare automaticamente l’utente a bordo di un veicolo non coerente con la classe veicolare ammessa o di attribuire i costi proporzionalmente ai chilometri percorsi o al tempo trascorso nelle zone di pregio della città – racconta OQ – la Congestion Charge sarà applicata, in particolare, nell’area coincidente con la ZTL VAM a partire dalla seconda metà del 2025, dopo i necessari collaudi”.

(in blu, l’area compresa dalla ZTL VAM)

 

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