Debito di Roma, per la Raggi tre sfide da 12 miliardi

Dopo l'addio della Scozzese il sindaco gestirà direttamente lo stock accumulato fino al 2008. Ma i soldi da rimborsare sono tanti e gli interessi pure

I debiti, si sa, prima o poi si pagano. E’ bene che il sindaco di Roma, Virginia Raggi, lo tenga bene a mente visto che con ogni probabilità si ritroverà molto presto a dover gestire una dozzina di miliardi di debito di Roma. Si tratta dello stock accumulato fino al 2008, di cui il grosso è costituito da mutui contratti con Cassa Depositi e Prestiti.

Dov’è il problema? Semplice, si passa dalle mani esperte di Silvia Scozzese, a quelle del Movimento Cinque Stelle. Pochi giorni fa l’ormai ex commissario ha rassegnato le dimissioni, consegnando nelle mani del Campidoglio il fardello miliardario. E, secondo l’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, il tutto dovrà essere gestito direttamente dallo staff di Virginia Raggi.

La sfida è doppia, i motivi molteplici. Primo, dodici miliardi sono tanti se poi le casse del Comune sono a secco, ancora di più. Secondo, più tempo passa più si accumulano interessi. E qui entra in gioco la super Irpef da 500 euro che pende ogni anno sui romani, con cui il Campidoglio finanzia il suo debito pregresso.

Terzo, manca una vera ricognizione analitica della struttura debitoria: il 43% delle posizioni aperte è priva di soggetto creditore, dunque non si sa a chi bisogna restituire i soldi relativi alla metà del debito. Per la Raggi il debito di Roma non sarà insomma un gioco. Visto e considerata anche la gestione poco lungimirante di Atac c’è poco da stare allegri.

Le buone intenzioni certo non mancano. Almeno a sentire lo stesso Lemmetti. Per il quale il Campidoglio “sta già anticipando le rate in scadenza dei mutui di competenza del commissario: da qui al 31 gennaio prossimo garantiremo il pagamento di oltre 272 milioni di euro“.

“Noi”, ha aggiunto, “stiamo avviando una gestione virtuosa delle casse del Comune, stiamo pagando i debiti fuori bilancio ereditati dal passato e abbiamo inaugurato una stagione in cui i bilanci si approvano entro i termini con un attenta programmazione delle spese e una verifica costante delle entrate. In tale percorso, l’affidamento della Gestione commissariale del debito contribuirebbe a dare ulteriore slancio a quest’opera di risanamento”.

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