Nel centro storico di Roma “c’è il tema delle occupazioni del suolo pubblico” per i tavolini e dehors di bar e ristoranti “e il protrarsi delle proroghe nazionali non aiuta ad affrontare il problema in modo serio ed equilibrato. Ben venga il fatto che ci sia un parcheggio in meno e un marciapiede in più che vive. Ma c’è anche un tema di qualità, a partire dalle rimozioni degli abusi, molto significativi nella zona della città storica”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel corso dell’evento “Ecosistema commercio. Politiche economiche tra innovazione e tradizione” a Roma.
Nella Capitale, ha aggiunto Gualtieri, “c’è il crollo di alcune tipologie di attività, sostituite da altre negativamente impattanti, l’aumento della somministrazione e il crollo dell’artigianato, oltretutto in una distribuzione non omogenea sul territorio. Abbiamo un centro storico che rischia pericolosamente una deriva di svuotamento di popolazione e di business. Così come abbiamo un trend positivo di grandi attività commerciali, abbiamo territori della nostra città che sono senza commercio di prossimità. Se vogliamo costruire una città della prossimità, dove non ci siano quartieri dormitorio e dove ci siano abitanti anche nel centro, non possiamo pensare che questa equazione si risolva dicendo che il commercio è un problema. Il commercio può essere un problema se regolato male, ma tendenzialmente è un ingrediente della soluzione. Una città di 1.200 chilometri quadrati, tutti i cittadini devono avere diritto a vivere in strade che non siano buie e abbandonate la sera ma capaci di dare servizi, beni e quella preziosa risorsa che è la prossimità”, ha concluso Gualtieri.