Un’infiltrazione d’acqua ha messo KO la mobilità e la viabilità di una delle più importanti Capitali europee e ha reso la giornata infernale presumibilmente a circa 50mila utenti e pendolari. È questa la conclusione brutale e sintetica di ciò che è accaduto ieri sulla Metro A di Roma. Una conclusione a cui si è giunti confrontando le comunicazioni ufficiali di Atac, la stima di autorevoli esperti del trasporto pubblico e le segnalazioni dei passeggeri della Capitale.
Ma andiamo per gradi. Alle 6,20 di mattina del 24 gennaio 2023 – ovvero in un’ora caldissima per gli spostamenti cittadini – i profili social di Atac pubblicano un tweet in cui si comunica che “per eseguire un intervento tecnico abbiamo interrotto la circolazione nella tratta Termini-Ottaviano. Stiamo attivando un servizio di bus sostitutivi. Vi aggiorniamo”.
Poi, qualche ora dopo, è arrivata l’altra comunicazione funesta, quella relativa alla chiusura anche della tratta Ottaviano-Battistini “per consentire proseguimento dei lavori di ripristino della circolazione”, scrive Atac:
Quello che ha fatto imbestialire l’utenza è che la stessa municipalizzata avesse prospettato un ritorno alla normalità per le 10,30 del mattino. Una normalità che, purtroppo, è stata raggiunta solo nel primo pomeriggio. Verso l’ora di pranzo, infatti, gli altoparlanti ancora comunicavano problemi tra Ottaviano e Battistini:
Contattata da Radiocolonna, Atac ha ribadito i concetti espressi da un comunicato stampa apparso in mattinata, dove è stato spiegato che le ragioni del guasto sarebbero derivate da un’interferenza elettrica che ha provocato la rottura di un alimentatore elettrico – il cui nome tecnico è ‘feeder’ – che si è corroso e ha provocato lo stop di un treno a Lepanto, dove i vagoni sono stati prontamente evacuati.
Ma a quanti passeggeri è costato lo stop della Metro A? Fare una stima precisa è complicato, anche se alcuni esperti del trasporto pubblico capitolino hanno abbozzato un’ipotesi plausibile. Mercurio Viaggiatore ha preso i dati pre-pandemia, li ha riattualizzati con un supposto 70% di presenze e le ha divise a metà. Risultato: per il blogger, solo lo stop dalle 6 alle 11 avrebbe comportato un disagio per circa 50mila passeggeri:
Si è mobilitata anche la politica romana, a testimonianza di quanto i fatti di oggi siano stati rilevanti per la Capitale. L’assessore alla mobilità della giunta Gualtieri, Eugenio Patané, ha rilasciato dichiarazioni infuocate sulla vicenda, scusandosi con i cittadini ma ribadendo che la città e le infrastrutture sarebbero state lasciate “in macerie” dalle precedenti amministrazioni.
“Siamo al lavoro tutti i giorni – aggiunge Patanè – per riportare alla normalità un servizio di trasporto pubblico lasciato da chi ci ha preceduto in condizioni da terzo mondo, basti pensare che non era stata fatta la revisione dei treni per le Metro A e B e non erano stati stanziati i fondi per poterle fare sui treni di Metro C” è stata la dichiarazione amara dell’assessore.
Il consigliere comunale di Azione, Francesco Carpano, ha poi chiesto una commissione della mobilità ad ho per indagare sull’accaduto:
Ma di chi sono le responsabilità e cosa ha comportato il guasto di oggi per il trasporto di Roma?
Lo ha spiegato a Radiocolonna il collettivo di Odissea Quotidiana, da anni tra i portali più attivi nel raccontare croci e delizie del tpl capitolino.
“Stimiamo che il guasto di stamattina abbia coinvolto circa 50mila utenti. Per sostituire i passeggeri che può trasportare un singolo treno servono circa 12-15 bus, spesso sottratti dalle linee ordinarie. Con questi numeri, è evidente che le navette non potranno mai sostituire adeguatamente il servizio metro – spiega OQ, confermando i dati di Mercurio e sottolineando un altro tasto dolente della giornata: le navette sostitutive – Guasti di questo tipo sono purtroppo eventi improvvisi che è impossibile azzerare completamente. Il primo aspetto su cui però si può agire è sicuramente la manutenzione ordinaria, che aiuta a diminuirne il numero. Il secondo è il miglioramento della comunicazione nei pressi delle stazioni chiuse, soprattutto nel caso di interruzioni di diverse ore come avvenuto stamattina, con personale Atac che indirizzi i passeggeri verso le fermate delle navette”.
Sulla polemica politica, invece, una sottile stoccata alla maggioranza che attualmente guida il Campidoglio.
“Le infrastrutture hanno sicuramente bisogno delle manutenzioni che sono state trascurate negli scorsi anni. Ad un anno e mezzo dall’inizio del mandato siamo però lontani dal vedere miglioramenti, anche per quanto riguarda la gestione delle emergenze” conclude.