Francesco Rocca, in una intervista al “Messaggero” ha definito la vittoria alle elezioni regionali nel Lazio “nettissima ed è merito di tutti noi. A cominciare da Meloni che mi ha scelto”. È stata la premier la prima a chiamarlo: “Sì. E al telefono era contentissima. Mi ha detto: ‘Francesco, chiamami per qualsiasi cosa. Sarà appassionante lavorare insieme. La cooperazione istituzionale tra Governo e Regione è una carta fondamentale per la crescita del Lazio. Non sprecheremo questa grande opportunità'”.
I virulenti attacchi personali, oltre che politici prima del voto, l’avrebbero dovuto abbattere. Si sono rivelati invece un boomerang, considerando i dati del suo successo: “Io ero convinto che sarebbe accaduto questo. Ossia che gli attacchi ingiusti non avrebbero sortito alcun effetto a favore di chi li scagliava. E non poteva essere diversamente. Gli elettori sono molto più maturi e responsabili di quanto molti vogliono pensare e sperano che siano. I media mi hanno aggredito ma eccomi qui: pronto a governare senza acrimonia e con uno spirito di totale disponibilità alle ragioni, e ai bisogni, di tutti”. Rocca spega che “andranno avanti i migliori. Nella mia attività professionale, da manager della sanità a guida della Croce Rossa italiana e internazionale, ho sempre scelto le persone sulla base delle loro competenze. Non saremo affatto una Regione politicamente arroccata”.
Si comincia dal Giubileo, “che è dietro l’angolo. Quello del 2025. Vanno messi subito in piena funzionalità tutti i Pronto soccorso. Questo è fondamentale. Occorre dare l’impressione, ma concreta e non d’immagine, che la sicurezza sanitaria a Roma e nelle altre città che saranno coinvolte nell’Anno Santo sia una condizione garantita al meglio. E chiederò uno sforzo straordinario a tutte le aziende dei trasporti per la massima efficienza nella mobilità di chi arriva per questo grande evento”.
“L’ammodernamento del sistema infrastrutturale – rileva inoltre il governatore – riguarda anche il Giubileo. Bisogna evitare che Roma venga congestionata e insieme occorre rendere efficiente il sistema della mobilità per far raggiungere ai turisti e ai pellegrini gli oltre 370 Comuni del Lazio”. I tempi sono strettissimi: “Ci mettiamo all’opera da subito. Sto già pensando alla squadra della Giunta che sarà di assoluta eccellenza. Dobbiamo ragionare insieme ai partiti della coalizione. La gente ci ha affidato una grande responsabilità e non deluderemo”, ha concluso Rocca.
“La mia preoccupazione principale rimane la sanità che intendo seguire molto da vicino” ma anche “la qualità della vita dei cittadini del Lazio sarà la mia priorità. Sarò davvero il presidente di tutti”. Lo afferma il neo presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, in un contributo inviato al quotidiano “Leggo”. Al quotidiano Rocca spiega: “Chiaramente, la mia preoccupazione principale rimane la sanità che intendo seguire molto da vicino, iniziando dall’abbattimento delle liste d’attesa per le visite specialistiche e razionalizzando la gestione dei posti letto nelle strutture pubbliche e private accreditate. Non possiamo più tollerare che ci siano pazienti buttati per terra nei pronto soccorso o su barelle usate come posti letto. E non basta: dobbiamo portare le cure a casa dei cittadini – prosegue -. La prossimità dell’assistenza sarà il cardine dell’azione di governo. Ecco perché dobbiamo partire subito, non possiamo perdere nemmeno un giorno. Per la composizione della Giunta – sottolinea Rocca – siamo già al lavoro con tutta la coalizione per scegliere una squadra all’altezza della sfida che ci attende. Una sfida entusiasmante, una responsabilità enorme. Ma prima di tutto, consentitemi, un grande orgoglio e un grande onore”.
“A urne chiuse e risultato acquisito, la prima cosa che voglio dire è che il dato sull’affluenza deve portare a una profonda riflessione sul rapporto tra la politica, le istituzioni e i cittadini – aggiunge -. Il calo della partecipazione è una tendenza che va avanti da troppi anni, non solo in Italia peraltro. Ecco perché il peso della responsabilità di questa vittoria per me è doppio. Occorre infondere nuova fiducia e riportare le persone a una partecipazione democratica più attiva. La qualità della vita dei cittadini del Lazio sarà la mia priorità – conclude -. Sarò davvero il presidente di tutti. Sono sicuro che trasformeremo questa Regione, riavvicinandola ai reali bisogni e alle esigenze delle persone e del territorio