Elezioni Sardegna: Schlein, “hanno perso anche Meloni e Salvini”. Conte: “Con Pd costruito il campo giusto”

Il leader del M5s non vuole dare l’impressione di intestarsi la vittoria. Per la segretaria del Pd "è una vittoria di squadra"

“Alessandra Todde sarà la prima Presidente della Sardegna. È il riscatto di una comunità orgogliosa che ha sperimentato per cinque anni sulla propria pelle l’inadeguatezza della destra”. Lo scrive su Instagram la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, commentando la vittoria di Todde in Sardegna. “È una vittoria di Alessandra che si è dimostrata la persona giusta, ha fatto una campagna straordinaria e sarà una grande presidente. Saprà ridare fiducia ai sardi e speranza a questa terra meravigliosa”, aggiunge.

“È una vittoria di squadra, perché Alessandra ha tenuto insieme una coalizione plurale che si è unita ogni giorno di più. Ringrazio tutto il Pd sardo, anzitutto le candidate e i candidati, perché siamo il primo partito sull’isola, e per questo ringraziamo chi ci ha votato e sentiamo una grande responsabilità”, prosegue Schlein. “Erano sicuri di vincere, son venuti qui a Cagliari in pompa magna, con premier e vicepremier, e la Sardegna ha risposto. Ha perso Truzzu, ha perso Giorgia Meloni che l’ha imposto con una forzatura, e ha perso pure Matteo Salvini”, conclude Schlein.

Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, in una intervista alla Stampa esprime grande soddisfazione per un risultato oltre le attese: “Alessandra ha fatto una campagna straordinaria, senza risparmiarsi, sempre tra la gente. Io stesso sono stato tre giorni in Sardegna e abbiamo toccato con mano i problemi dei cittadini, ma anche l’entusiasmo e la voglia di voltare pagina”. Non vuole dare l’impressione di cercare di intestarsi la vittoria, anzi ribadisce di “non aver mai fatto una telefonata per imporre la candidatura di Todde, è stato un percorso e un trionfo nato in Sardegna, è merito loro”. A lui basta aver messo la sua firma sulla conquista della prima Regione nella storia del Movimento e aver impresso il simbolo 5 stelle sul primo vero successo elettorale del fronte progressista: Abbiamo costruito con le forze progressiste una proposta di svolta per la Sardegna credibile, concreta, meditata sulle reali esigenze delle comunità locali e che i cittadini hanno premiato”.

Questo, però, non significa necessariamente che lo stesso percorso vincente possa essere avviato in tutte le realtà che andranno al voto nei prossimi mesi, dalla Basilicata al Piemonte, passando per Firenze: “Per noi la strada è ‘il campo giusto’, un campo che nasce sulla base di un confronto serio e su un progetto credibile, in Sardegna è prevalso il metodo del campo giusto — ragiona Conte —. E’ la dimostrazione che non esistono campi larghi costruiti artificiosamente solo per spartirsi il potere. Esiste invece un campo che nasce dalla fatica e dalla serietà del confronto”. All’ex premier non piace sentire parlare di ‘modello sardo’ o di ‘laboratorio’, anche perché “ogni territorio ha una storia a sé, con le sue specificità e difficoltà”. Lui stesso ha iniziato a credere davvero a una vittoria in Sardegna solo una decina di giorni fa: “Nessuno si immaginava una sfida così aperta, di questo dobbiamo essere orgogliosi”, conclude Conte.

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