Emergenza casa: occupata l’agenzia regionale per l’edilizia pubblica Ater a Roma

domani un presidio e corteo dall'Esquilino fino al Campidoglio

(immagine repertorio)

L’emergenza casa accende la Capitale dove questa mattina è stata occupata l’agenzia regionale per l’edilizia pubblica Ater, e domani, nella mattina, Unione inquilini e associazioni saranno in presidio dalle 11 presso il dipartimento capitolino Patrimonio, mentre al pomeriggio Usb e Movimenti per l’abitare animeranno un corteo dall’Esquilino fino al Campidoglio. Nel corso della seduta odierna della commissione capitolina Trasparenza, presieduta dal consigliere di Fdi Federico Rocca, Unione Inquilini ha presentato i suoi dati sulle assegnazioni di case di Edilizia pubblica residenziale a Roma, che secondo il sindacato sono state 43 nel 2022, cifra che il dipartimento Patrimonio ha corretto a 150. “Sempre poche rispetto alle nuove domande presentate”, ha sottolineato il sindacato.

“Abbiamo in arretrato di circa 1600 richieste di integrazioni sulle circa 2029 domande presentate nel 2021 – ha spiegato la dirigente del dipartimento Patrimonio Debora Masini – e di 1500 richieste di integrazione sulle circa 1500 nuove domande del 2022. Le attuali due persone destinate a questo ufficio sono evidentemente poche”, ha sottolineato la dirigente. Nelle stesse ore i movimenti per l’abitare romani occupavano la sede dell’agenzia regionale per l’edilizia Pubblica Ater presso il complesso di San Michele a Lungotevere Ponte di Nona. “Il san Michele va recuperato per dare risposte alla città che soffre, per rigenerare la città dando risposte ai suoi bisogni fondamentali. Chiediamo che il progetto vada immediatamente in gara di appalto”, hanno rivendicato gli occupanti che hanno accusato la Regione Lazio che, “colpevolmente impegnata a fare promesse in vista delle elezioni, non rispetta gli impegni e rischia di far naufragare il progetto di recupero dell’Ipab San Michele, chiuso nei cassetti dal 2014. Questo significa condannare alla precarietà 60 nuclei familiari e assestare un colpo mortale all’impegno per una città diversa”. Gli stessi movimenti, insieme all’Usb, hanno convocato un corteo che si terrà domani 9 febbraio, dalle 16, da piazza Esquilino fino al Campidoglio “per gridare con quanto fiato abbiamo in corpo: ora le case”.

Unione inquilini, invece, insieme a altre realtà sociali di base tra le quali il coordinamento Caio, ha convocato sempre per il 9 febbraio dalle ore 10 un presidio presso il dipartimento Patrimonio del Comune di Roma, in p.za da Verrazzano “che dalle ore 11 si trasformerà in audizione pubblica alla quale abbiamo invitato l’assessore al Patrimonio Tobia Zevi e il presidente della Commissione Patrimonio del Comune di Roma Yuri Trombetti, per spiegare direttamente agli sfrattati quali iniziative si intendano finalmente attuare per fronteggiare gli sfratti a Roma”, spiega l’Unione inquilini. Una situazione “insostenibile e ingestibile” di sfratti forzosi “che vedono coinvolte famiglie con anziani e anziani disabili, con minori e minori disabili, senza che a questi giunga da parte del Comune la benché minima assistenza”. Una emergenza che rischia di aggravarsi, secondo il sindacato ” anche a causa dell’azzeramento dei contributi affitto e morosità incolpevole da parte del Governo Meloni”, e “il venire meno da giugno del reddito di cittadinanza e dell’allegato contributo affitto fino a 280 euro mensili”.

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