Energia: Pica (Fiepet-Confesercenti), contro rincari chiediamo tavolo con Gualtieri e Zingaretti

Un dramma per il settore ristorativo e per la filiera agroalimentare, con circa tre mila aziende del territorio romano e laziale che senza interventi dello Stato e degli Enti locali sono a rischio chiusura.

Il presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio, Claudio Pica dichiara: “Come anticipato in questi giorni da autorevoli fonti economiche e dalla stampa si prevedono, a partire da ottobre prossimo, rincari salati per gli esercenti romani e laziali, legati al circuito dei bar e della ristorazione, che saranno costretti a subire l’aumento delle materie prime come il caffe’ e la farina che si aggiungono alle bollette gia’ alte di energia e gas. Sovracosti che – spiega Pica – potrebbero essere insostenibili, a fronte di una situazione economica sofferente, crisi legata a doppio filo all’emergenza pandemica e all’inflazione che bussa alle porte, che riguarda migliaia di piccole e medie imprese che operano in questo settore. Un dramma per il settore ristorativo e per la filiera agroalimentare, con circa tre mila aziende del territorio romano e laziale che senza interventi dello Stato e degli Enti locali sono a rischio chiusura. Effetti negativi – sottolinea il presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio – che potrebbero abbattersi anche sul consumatore finale. In questo momento cosi’ delicato e’ necessario un confronto aperto con le Istituzioni, al fine di maturare una strategia condivisa con le associazioni di categoria per tutelare da una parte gli esercenti e, dall’altra, i consumatori per evitare di pagare scontrini salati. Come Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio, anche sulla scia di quanto sottolineato dalla nostra presidente nazionale De Luise, chiediamo l’apertura di un tavolo con il Campidoglio, sindaco Gualtieri, e la Regione Lazio, presidente Zingaretti, per affrontare il tema prima che sia troppo tardi, e tra i punti ribadiamo la richiesta di una moratoria di almeno sei mesi sui prestiti che molti esercenti avevano ottenuto e la velocizzazione dell’iter burocratico per l’ottenimento del bonus a chilometro zero”, conclude Pica.

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