Eur spa centra tutti gli obiettivi e ora pensa in grande

Il board in scadenza traccia un bilancio di tre anni di risanamento. Preoccupa però lo stop sull'Acquario

Eur spa corre verso il definitivo rilancio. Ora la società del Tesoro e ma partecipata dal Comune di Roma, può ambire a una stabilità di lungo corso. Questa mattina si è riunito il board di Eur spa, presieduto da Roberto Diacetti (in scadenza insieme al ceo Enrico Pazzali), prima della prossima assemblea dei soci, registrando con soddisfazione i risultati ottenuti nel triennio di gestione ormai alle spalle.

Il menù è ricco e i risultati fin qui inanellati non sono pochi. Per esempio l’apertura de La Nuvola, l’apertura del Luneur, il drastico ridimensionamento degli oneri finanziari (il debito) e la conferma nei tre anni passati al ritorno all’utile della società.

“La Nuvola è oggi realtà’ straordinaria per Roma e per l’Italia  protagonista su un mercato complesso e internazionale con prospettive di crescita importanti, che andranno però supportate con grande energia e competenza negli anni a venire”, hanno spiegato da Eur spa.

Giova ricordare il profondo processo di ristrutturazione del debito, conclusosi con la cessione di alcuni immobili di pregio all’Inail. Diacetti ha ricordato come “l’indebitamento della società è stato ricondotto a dimensioni fisiologiche, tali da consentire progetti futuri con piena operatività”. Dunque, con la ripresa della cassa, è tempo di pianificare nel lungo termine il futuro.

Sul fronte dei ricavi c’è un andamento finalmente stabile e coerente con il patrimonio amministrato, che è stato peraltro interessato da una importante razionalizzazione (la società ha messo sul mercato il ramo tlc).

“Eur spa può quindi guardare al futuro con ottimismo, rispettando senza indugio la sua missione di società pubblica al servizio della città e del Paese tutto. A testimonianza di ciò vale la pena ricordare il grande successo della gara di formula E ospitata e organizzata nello scorso mese di aprile, testimonianza concreta delle potenzialita’ formidabili dell’Eur e della città di Roma”.

Ma c’è un neo. Che sia chiama Acquario. “il board ha preso atto con viva preoccupazione della difficile situazione venutasi a creare sul progetto dell’Acquario, determinando la predisposizione di tutti gli atti che consentiranno al nuovo consiglio di prendere il più rapidamente possibile le decisioni opportune e non ulteriormente procrastinabili”.

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