Eur spa, polizza da 1 milione per il patrimonio

L'ente del Tesoro ma partecipato dal Campidoglio lancia la gara per la polizza all risk per mettere in sicurezza gli immobili

Il patrimonio artistico e immobiliare romano vive giorni difficili tra degrado e incuria. Ma c’è chi prova a fare il suo per mettere in sicurezza il suo tesoretto. Eur spa, l’ente controllato dal Ministero dell’Economia e partecipato al 10% dal Campidoglio, ha messo sul piatto fino a 1 milione di euro per stipulare una polizza all risk su tutto il patrimonio di Eur spa, compreso quello gestito dalle controllate. Il bando (qui il documento) arriva pochi giorni dopo la diffusione dei conti, positivi, del gruppo guidato dal duo Roberto Diacetti ed Enrico Pazzali.

La polizza in questione è quella per così dire più completa, in grado cioè di proteggere i beni da un innumerevoli eventi, da quelli atmosferici a quelli causati dall’uomo. Eur spa si è messa così a caccia di un assicuratore per garantirsi la copertura per i prossimi tre anni, dal 2017 al 2020, al prezzo massimo di 1 milione di euro. “La partecipazione alla gara è riservata alle compagnie di assicurazione che abbiano legale rappresentanza e stabile organizzazione in Italia, in possesso dell’autorizzazione all’esercizio delle assicurazioni private”, si legge nella carte.

Intanto nei giorni scorsi, come documentato da Radiocolonna.it, il gruppo ha reso noti i risultati 2016, dai quali è emersa una sostanziale tenuta dei conti. Il controllo dei costi ha permesso ad Eur spa di mantenere l’utile in linea con il 2015: 2,9 milioni due anni fa e 2,8 l’anno scorso. Di contro però c’è la brusca frenata del fatturato, da 100 a 33 milioni, inevitabilmente condizionato dalla cessione degli immobili all’Inail nel 2015. Un altro indicatore dà la cifra di un progressivo risanamento in Eur spa. Il patrimonio netto è rimasto stabile, dai 628 milioni del 2015 ai 631 dell’anno dopo.

“Certamente possiamo dire che il peggio sia alle spalle se guardiamo alla situazione di due anni fa. Il debito è sceso grazie alla ristrutturazione, ma la vendita degli immobili nel 2015 ci è anche costata quasi 15 milioni di ebitda. Inoltre abbiamo messo mano al corpo dirigente, tagliandone il 50%”, spiega l’ad Pazzali a Radiocolonna.it.

 

 

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