Eur spa rimette sul mercato le proprie attività Tlc, racchiuse nella controllata Eur Tel. Pochi mesi fa la società guidata da Roberto Diacetti ed Enrico Pazzali aveva indetto una prima asta per cedere il ramo d’azienda, per 2,7 milioni di euro. La gara però non aveva avuto l’esito sperato ma i vertici dell’ente non hanno desistito, lanciando in questi giorni una seconda gara.
Questa volta però il valore è stato lievemente ritoccato, partendo da una base d’asta di 2,1 milioni, contro i 2,7 della gara precedente. Tra il management di Eur spa si respira comunque aria di fiducia sulla riuscita della vendita delle attività di telecomunicazioni. Operazione, giova ricordarlo, perfettamente in linea con la nuova strategia del gruppo, intesa a ridisegnare il perimetro delle attività per focalizzarsi sulla gestione del patrimonio immobiliare.
Le cose comunque perla controllata del Tesoro, si stanno mettendo bene. Lo dicono i numeri del 2016, l’ultimo bilancio disponibile di Eur spa. Tanto per cominciare i debito, che dopo la ristrutturazione avviata due anni fa era sceso da 300 a 140 milioni a fine 2015 mentre nel 2016 è ulteriormente diminuito a 124 milioni, di cui una settantina di milioni di esposizione verso le banche. Merito di una cura dimagrante che, come emerge dalle pieghe del bilancio 2016 ha coinvolto l’intero personale. Risultato, spesa per board, dirigenti e dipendenti asciugata da 13 a nove milioni di euro.
Il controllo dei costi ha permesso ad Eur spa di mantenere l’utile in linea con il 2015: 2,9 milioni due anni fa e 2,8 l’anno scorso. Un altro indicatore dà la cifra di un progressivo risanamento in Eur spa. Il patrimonio netto è rimasto stabile, dai 628 milioni del 2015 ai 631 dell’anno dopo. Di contro però c’è la brusca frenata del fatturato, da 100 a 33 milioni, inevitabilmente condizionato dalla cessione degli immobili all’Inail nel 2015.
Ma adesso sta per arrivare nuova linfa alla spa romana. L’Ente ha infatti da poco chiuso la cessione per 50,6 milioni dell’Hotel La Lama, l’albergo di lusso adiacente il convention center La Nuvola, alla holding Icarus, la cassaforte della famiglia Rebecchini che già gestisce l’Hilton di Fiumicino.