Europee: un bug fa andare in tilt il sistema e rallenta lo scrutinio, è caos sulle schede di Roma

Assessore Catarci: 'in poche ore finiremo, approfondiremo le responsabilità'

Nonostante la chiusura dei seggi alle 23 del 9 giugno, prosegue ancora con estrema lentezza lo spoglio delle schede delle Europee 2024. Il ritardo è concentrato nelle sezioni della circoscrizione Italia Centrale, e in particolare a Roma dove il sistema informatico con cui vengono registrati e trasmessi i risultati è andato in tilt, determinando il rallentamento e dunque l’impossibilità di stabilire i dati definitivi della tornata elettorale. Tra i tanti a segnalare il problema è stato l’ex sindaco di Roma e capolista di AVS Ignazio Marino, che in un video ha definito “molto grave” quanto accaduto. “E’ un fatto – ha detto Marino – di cui le autorità preposte devono rendere conto”.

Il Campidoglio ha allestito alla fiera un centro di raccolta e spoglio manuale, e in breve tempo le immagini di decine di sacchi con le schede elettorali hanno fatto il giro del web. Durissimi i sindacati Fp Cgil Roma Lazio e Uil Fpl Roma Lazio che in una nota hanno parlato di “disastro senza precedenti”. Il personale coinvolto nelle elezioni e in altri servizi “sono stati letteralmente sequestrati e hanno dovuto rimanere presso i seggi elettorali fino a tarda notte in quanto non era possibile inserire i risultati dello spoglio a causa di un problema tecnico sul sistema informatico, ricevendo disposizione di attendere presso il seggio la risoluzione del problema”.

Riconosciuto l’errore, sono arrivate le scuse di Roma Capitale per bocca dell’assessore alle Politiche del personale di Roma, Andrea Catarci, che ha assicurato l’impegno ad “approfondire le responsabilità” per “l’attesa e i disagi seguiti alla chiusura delle votazioni”. Il problema al sistema informatico, che come spiegato successivamente dallo stesso Catarci è da ricondurre “a un bug del sistema digitale di Roma Capitale”, non ha comunque riguardato le operazioni di voto, che si sono invece concluse regolarmente e senza intoppi. Non ha alcuna responsabilità nella vicenda, invece, il ministero dell’Interno, che pure era stato tirato in ballo dalla Cisl Fp di Roma Capitale e Rieti che aveva accusato il Campidoglio e il Viminale di aver causato una “brutta figura per la Capitale e un danno inaccettabile”. Intanto, sulla vicenda, il capogruppo della Lega capitolina, Fabrizio Santori, ha annunciato la volontà di presentare un esposto alla Corte dei Conti. “La Roma del Pd e del sindaco Gualtieri non ha perso l’occasione per imbastire l’ennesima figuraccia di misura continentale – dice Santori -. Vogliamo che siano individuati e puniti i responsabili di quanto è accaduto, e stiamo redigendo un esposto da inviare alla procura regionale della Corte dei conti”.

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