Quanti guai per i pendolari romani, costretti tutti i giorni a vere odissee per raggiungere la Capitale. Colpa di tratte ferroviarie obsolete? Forse, ma qualcosa potrebbe presto cambiare. Prendiamo la Roma-Viterbo, che ogni giorno trasporta migliaia di pendolari dall’alto Lazio a Roma. L’incidente, il guasto, è sempre dietro l’angolo. Radiocolonna.it ha chiesto lumi all’assessorato alla Mobilità della Regione Lazio, diretto da Michele Civita.
“Sulla Roma Viterbo, gestita da Atac (un’infrastruttura di oltre cento anni) è in atto, e non solo in vista, un grande piano di investimenti. Innanzitutto i 154 milioni per l’ammodernamento dell’infrastruttura e l’acquisto di nuovi treni. Inoltre sono stati eliminati 13 passaggi a livello della vecchia ferrovia a raso carrabili, pubblici, incustoditi nei Comuni di Civita Castellana, Fabrica di Roma e Corchiano. È stata poi aperta la nuova fermata di Prima Porta”, spiegano dall’assessorato.
“La nuova struttura, oltre a garantire una maggiore accessibilità, è dotata anche di spazi commerciali che offriranno nuovi servizi agli utenti e ai cittadini. I lavori per l’apertura della stazione, finanziati dalla Regione Lazio con 7,5 milioni di euro e realizzati da Atac, rappresentano un ulteriore tassello nell’azione di ammodernamento dell’intera linea, sulla quale, grazie ai finanziamenti ministeriali del Patto per il Lazio, sono previsti a breve altri importanti interventi per riqualificare l’intera infrastruttura e per l’acquisto di nuovi treni”.
Presto il bando per nuovi convogli sulla Roma – Lido
E che dire della Roma-Lido? Non è certo una tratta meno complicata della prima. “Per quanto attiene gli investimenti sulla Roma Lido, oltre al rinnovo del contratto di servizio con Atac per l’esercizio, sono stati stanziati 180 milioni, all’interno del Patto per il Lazio, che prevedono interventi per la modernizzazione, la infomobilità e l’acquisto di nuovi convogli, anche con fondi regionali ad hoc che permettono ad Atac di predisporre il bando per l’acquisto di nuovo materiale rotabile”.
Sulla tratta incombe poi la liberalizzazione della gestione, che scatterà con la messa a gara della concessione nel 2019. Il consorzio francese Ratp ha più volte mostrato un proprio interesse per l’infrastruttura, incontrando però le resistenze della Regione, proprietaria della linea.
“Per quanto attiene Ratp, il Tar del Lazio ha rigettato le richieste di danno avanzate dai ricorrenti ed ha chiesto alla Regione Lazio di completare le procedure, che a suo giudizio non sono state tutte espletate, attivando prima della delibera finale la fase di avviso di diniego presso i proponenti del project. La sentenza dà atto del fatto che il progetto è stato verificato, per oltre un anno, in un tavolo tecnico. I proponenti, in sede di dibattimento, hanno dichiarato la propria disponibilità a tener conto delle indicazioni fornite dagli uffici della Regione. Purtroppo nessuna delle modifiche richieste al progetto è mai arrivata”, viene chiarito.
“La Regione Lazio si riserva di verificare nel dettaglio la sentenza, confermando che è stato seguito l’iter previsto dalle norme che regolamentano la conferenza dei servizi. Infine, allo scopo di evitare il protrarsi di contenziosi, la Regione valuterà anche la possibilità di completare in tempi brevi l’iter amministrativo, così come richiesto dal Tar”.