Ex Fiera: il tempo si è fermato, avanza il degrado

Chiusa da 10 anni, dopo il taglio delle cubature sono in attesa di riqualificazione 44.360 mq. che non trovano acquirenti. L'indifferenza delle istituzioni.

Ex Fiera, chi era costei? Una volta, in un passato non troppo remoto era il polo degli eventi romano per eccellenza. Sulla Colombo, incastonata tra il mare e la città. Poi, con l’arrivo del Terzo Millennio, lo spazio è diventato insufficiente e  Fiera  Roma si è spostata in un’area ben più grande nei pressi dell’autostrada Roma-Fiumicino. L’ex area, da quel momento è rimasta abbandonata. E mentre nelle sedi istituzionali ci si accontenta di averle scelto un non facile  destino, sono ormai dieci anni  che e’ alla mercè di sbandati e senza tetto.

Un vero peccato se si pensa che dalla vendita dei terreni Investimenti spa, la società di Camera di commercio, Comune e Regione, proprietaria dell’area e controllante di Fiera Roma, avrebbe potuto incassare i soldi necessari, per esempio, a portare a termine la ricapitalizzazione della società. Peccato che alla fine, tutto sia rimasto sulla carta: niente riqualificazione, niente vendita. E niente soldi per i soci di Investimenti che, ad eccezione del Campidoglio, hanno dovuto provvedere da soli all’aumento.

Sono anni che si parla della riqualificazione urbanistica e del futuro dell’area della ex Fiera. Tra progetti, delibere e cubature che aumentano o diminuiscono a seconda dell’amministrazione capitolina, il 4 settembre scorso l’Aula Giulio Cesare ha approvato la delibera 55/2017 che taglia le cubature di oltre il 30%, come chiesto nel 2016 dall’allora assessore pentastellato all’Urbanistica Paolo Berdini. Si è quindi passati dai 67.500 metri quadrati da riqualificare previsti dalla giunta Marino ai 44.360 dell’odierna giunta Raggi.

Una riduzione salutata con felicità dai tanti che già in passato avevano appoggiato il ridimensionamento attuato da Berdini, ma osteggiata allora dal centrodestra e dal Pd, secondo i quali, con quella delibera, il Comune si sarebbe esposto a possibili ricorsi da parte della Investimenti Spa, che ne avrebbe subito un danno patrimoniale, con meno terreni risanati da cedere. Alla fine il paventato ricorso c’è stato, con la richiesta di risarcimento per 150 milioni di euro, ma è stato rigettato. E così Investimenti non avrà nulla in cambio del taglio delle cubature edificabili nell’area dell’ex Fiera Roma, per la quale è diventato anche difficile trovare un’acquirente per i condizionamenti urbanistici previsti.

Una situazione  che continua ad  alimentare il degrado, investendo anche gli isolati limitrofi. I capannoni sono stati spogliati di tutti i materiali rivendibili e anche la loro stabilità è in pericolo. Si ha l’impressione che il tempo si sia fermato. Lo scorso marzo per esempio è stato anche forzato uno dei cancelli di entrata dal lato di viale Tormarancia”, come ha segnalato Simone Foglio, vice coordinatore romano di Forza Italia. “Si è trattato – ha sottolineato – di uno dei tanti episodi di vandalismo gratuito che si susseguono sotto l’indifferenza delle istituzioni locali”

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014