Dal tradimento della ‘sua’ Roma al possibile sostegno della Lazio. Il sindaco Gualtieri non ha ancora commentato la scelta dei Friedkin di firmare l’accordo di sponsorizzazione con Ryadh Season. Ma l’amarezza è trapelata abbondante. Oggi però trova un’inedita sponda nel presidente Lotito: in vista del voto del 28 novembre della Bie, la Lazio potrebbe giocare con il logo di Expo 2030 sulle maglie. Un modo per rilanciare il marchio oltre i confini italiani, nella prestigiosa cornice della Champions: prima dell’annuncio di Parigi la Lazio avrà altre 2 partite europee.
La conferma – scrive ‘’La Repubblica’’ – arriva direttamente dal presidente Lotito, dopo averne già parlato con il Sindaco: «La Lazio ha sempre manifestato la sua azione volta a tutelare l’aspetto valoriale dello sport nella sua interezza e degli interessi della città di Roma essendo la prima squadra della Capitale».
Per questo, dice il patron-senatore «metterà in atto ogni iniziativa possibile per sostenere la candidatura della città di Roma ad ospitare una manifestazione internazionale così importante come l’Expo 2030, per consentire alla capitale, ai suoi abitanti e all’intero Paese di avvalersi dei benefici di carattere economico e sociale che ne deriveranno nel presente e nel futuro».
Eccola, la risposta di Gualtieri alla Roma. Il club giallorosso, da società privata, aveva tutta la libertà di accettare un accordo commerciale molto ricco, da 25 milioni di euro in 2 anni (bonus compresi). Ma in Campidoglio (e in Regione) sono rimasti dispiaciuti perché non erano stati avvisati e, considerando l’importanza dell’Expo per il Paese, ritenevano sarebbe stato più opportuno siglare l’accordo dopo il voto dei 181 stati membri della Bie.