Crescono le quotazioni della zona di Tor Vergata come possibile sede per la candidatura di Roma ad Expo 2030. Da giorni, a quanto filtra, il lavoro dei tecnici tra Campidoglio e Farnesina avrebbe portato ad individuare l’area tra quelle che soddisferebbero meglio i requisiti del Bureau International des Expositions.
Si tratterebbe della possibile riproposizione di una location che negli ultimi 15 anni e’ stata selezionata piu’ volte come sede di grandi progetti che poi non andati in porto: i Mondiali di Nuoto del 2009 (svolti al Foro Italico), che hanno lasciato in eredita’ la grande incompiuta dell’urbanistica cittadina, la Vela di Calatrava, e la candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024, stoppata nel 2016 dalla giunta M5s di Virginia Raggi. Piu’ volte, inoltre, l’area era stata indicata tra le alternative per la localizzazione dello stadio di proprieta’ dell’As Roma. Nel 2000 i pratoni di Tor Vergata hanno ospitato la giornata Mondiale della Gioventu’, il maxi raduno con Papa Wojtyla durante l’Anno Santo.
L’area e’ vicina all’Universita’ e al Policlinico omonimi, e’ un territorio ai confini della citta’ nella zona Est, ricco di terreni ancora non cementificati, non distante dal GRA, dall’Autostrada Roma-Napoli e dai capolinea delle linee A e C della metropolitana.
Il 3 marzo il sindaco Roberto Gualtieri sara’ all’Expo di Dubai per presentare il dossier del Campidoglio. Al progetto lavora anche Giampiero Massolo, che presiede il Comitato per la candidatura. Proprio l’ambasciatore nei giorni scorsi ha richiamato l’attenzione sulla necessita’ di coinvolgere tutto il Paese nella costruzione di un progetto valido. Alla prima presentazione al BIE dei progetti delle 5 citta’ in corsa, infatti, il gap tecnologico con il video proposto da Busan, in Sud Corea, al lavoro da un anno, e’ apparso evidente.
“Presenteremo la nostra proposta a Dubai. C’e’ in corso un lavoro molto intenso, l’area ovviamente deve essere adeguata ai requisiti del Bie, di metratura e tecnici”, spiega Gualtieri interpellato in merito alla possibilita’ che la scelta cada su Tor Vergata. “Tutto il lavoro di istruttoria che si sta facendo – prosegue – consente di essere competitivi per questa straordinaria opportunita’. Sono emerse delle indiscrezioni sul lavoro che stiamo facendo ma presenteremo il nostro lavoro a brevissimo”.
Oggi intanto l’ex sindaca Raggi e’ stata eletta presidente della Commissione speciale capitolina dedicata ad Expo. Un’apertura alle opposizioni per costruire un progetto condiviso. “Si tratta di una sfida innovativa sulla rigenerazione della citta’ – commenta Raggi – che si vince tutti insieme e deve riqualificare la nostra citta’. Sulla location non e’ il momento di innamorarsi dei progetti ma di trovare il progetto migliore per vincere la sfida”.
Una sfida nella sfida e’ quella che vede due delle citta’ candidate al centro dei venti di guerra che soffiano in Ucraina. Oltre a Roma, Busan e Riyadh, in lizza ci sono anche Mosca e Odessa. La capitale della Russia e la grande citta’ portuale dell’Ucraina affacciata sul Mar Nero. E chissa’ che le tensioni militare in corso non contribuiscano a restringere la reale competizione al duo Busan-Roma.