Ferrovie urbane di Roma, come migliorare il servizio e farlo conoscere ai cittadini

Salviamo la Metro C: dall’amministrazione Gualtieri, per ora, buone idee ma pochi fatti

Migliorare le grafica e le informazioni sull’utilità “urbana” dei treni che passano per le stazioni della Capitale. Magari inserendo le funzionalistà all’interno di un’app integrata per il trasporto pubblico di Roma. È questa, in sintesi, una parte delle ricette messe in campo dal comitato Salviamo la Metro C per rendere più utili e funzionali le decine di treni che ogni giorno portano (o potrebbero portare) dalla stazione Tuscolana alla stazione Aurelia. Per giunta in tempi imbattibili e ad un prezzo minore di un biglietto del bus. Miglioramenti, spiega il comitato, che possono essere realizzati in una manciata di mesi.

“È necessaria una degna Corporate Identity per le linee suburbane, segnalata e distinta in maniera chiara sia all’esterno sia all’interno delle stazioni. Girando nei paraggi di una stazione FS romana si ha infatti l’impressione di essere in una qualsiasi stazione ferroviaria FS per prendere il treno per chissà dove e non per utilizzare un servizio urbano o suburbano che in 5 minuti può portarti in un altro posto della città con attese non lontane da quelle di una metropolitana” spiegano.

Per il comitato è poi necessario migliorare significativamente anche le informazioni sonore e grafiche.

“Sia l’informazione audio sia quella visiva fanno riferimento soltanto alle destinazioni dei treni. Se io sono sulla banchina di Tuscolana per andare a Ostiense (ma questo vale per qualsiasi altra destinazione) leggerò o sentirò soltanto di treno per Bracciano, per Fiumicino Aeroporto, per Orte, per Viterbo Porta Romana, per Civitavecchia. Tutti questi nomi generano caos e non forniscono, al di fuori del pendolare abituato, alcuna informazione verso quale direzione andare e sul percorso (il “ferma in tutte le stazioni” di certo non può bastare). Inoltre, molti treni, come quelli per Bracciano, non sono altro che corse limitate di una stessa linea, la FL3 in questo caso, che per muoversi dentro Roma soddisfa le stesse esigenze di un treno verso Viterbo Porta Romana. Senza contare che i treni suburbani delle FL sono soltanto distinti dal codice numerico del servizio e non dal codice che dovrebbe contraddistinguerli (FL1, FL2, etc). Pertanto negli annunci e nell’informazione visiva i treni devono essere associati alle linee (ognuna delle quali ha un suo colore). Quindi, un tipico annuncio potrebbe essere “Treno della Linea 3 diretto a Viterbo Porta Romana in arrivo a…” oppure Treno della Linea 3 limitato a Bracciano in arrivo a…” e nei tabelloni delle stazioni deve essere riportato il logo della linea vicino alla destinazione. Se sono a Ostiense e devo arrivare a Tiburtina, so che posso prendere indistintamente il prossimo treno della FL1 per Orte o una sua corsa limitata, o un treno della FL3 che ha proprio Tiburtina per capolinea un po’ come se per andare a Ottaviano devo prendere un treno direzione Battistini sulla Linea A – suggerisce Salviamo la Metro C – L’informazione visiva deve essere completata con l’aggiunta delle mappe lineari (quelle già presenti sulle banchine e sui treni delle linee metropolitane contenenti tutte le stazioni della linea) e di rete per ogni singola linea che passa da quella banchina. A titolo di esempio, a Tuscolana FL1 e FL3 passano sulla stessa banchina e sugli stessi binari e, dunque, le numerazioni dei binari 3 e 4 devono avere i colori di quelle linee mentre in banchina devono essere presenti le mappe lineari di quelle linee.”

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