Raddoppiare l’Aeroporto di Fiumicino potrebbe non essere la soluzione al traffico aereo. Almeno non secondo il Comitato Fuori Pista, che da annia si batte contro l’ampliamento dello scalo. “Sembra che la politica si stia accorgendo come il progetto di Fiumicino Nord ovvero il raddoppio dell’aeroporto attuale sia il “meno adatto” a soddisfare i bisogni di trasporto aereo della regione Lazio e più in generale del Paese”, hanno scritto in una recente memoria.
“Noi del Comitato FuoriPista saremo attenti a che queste prime, seppur tardive e comunque insufficienti, prese di posizione si traducano in atti concreti, volti a scongiurare definitivamente la realizzazione del raddoppio di Fiumicino. In questo senso, il Ministero dei Traporti deve chiedere ad ENAC di ritirare la VIA del progetto di raddoppio presentata a marzo del 2017.
Nello stesso tempo, continueremo a fornire, come riteniamo di aver fatto con questa nostra analisi, gli elementi di conoscenza utili ad un governo della cosa pubblica che voglia essere trasparente, responsabile e rispondente alle necessità reali del Paese”.
D’altro canto però a corroborare la tesi degli investimenti c’è il fatto che a Fiumicino nel 2017 il traffico passeggeri è sensibilmente calato. Al Leonardo Da Vinci non diminuisce solo il numero di atterraggi e decolli (nel 2017 -5,3% sul 2016, ad un livello pari a quello di 15 anni fa). Cala anche il numero di passeggeri, come risulta dai dati ufficiali pubblicati in ritardo rispetto alle scadenze consuete dalla stessa Adr. L’arretramento dei transiti è meno vistoso di quello dei movimenti, ma abbastanza sostenuto: meno 1,9 per cento. Il che aumenta la necessità di calibrare al meglio gli investimenti sull’aeroporto romano.