Una decisione che sta scatenando timori, preoccupazioni e polemiche nell’intero quadrante nord della capitale: chiudere la galleria Giovanni XXIII per cinque mesi, pur se per importanti lavori, significare trasformare la viabilità principale e secondaria di interi quartieri in un inferno. Ed è già partita online su social una raccolta firme che mira a raggiungere le 2.500 sottoscrizioni. Target che sembra essere già stato raggiunto, secondo le indiscrezioni raccolte da Radiocolonna.it
Da lunedì 20 gennaio verrà infatti chiusa la “canna nord” per 75 giorni. Al termine, toccherà alla “canna sud” per altrettanti 75 giorni. Cinque mesi in totale per effettuare lavori messi a bando con una gara pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale a dicembre 2017 con scadenza febbraio 2018 e che prevedono il rifacimento dell’asfalto, della segnaletica stradale orizzontale e verticale, la riqualificazione dei marciapiedi interni, la rimessa in quota i tombini, l’installazione di attenuatori d’urto in corrispondenza delle uscite, il ripristino delle barriere di sicurezza, la pulizia e/o sostituzione dei pannelli fotoriflettenti.
Se tutto va bene la galleria riaprirà a fine giugno ma, nonostante ciò, la scelta di chiudere completamente una “canna” per volta è dettata da motivi di sicurezza. Gli stessi motivi per cui non sarà possibile deviare il traffico della canna chiusa all’interno di quella aperta creando un doppio senso di marcia; sarebbe troppo pericoloso per le auto e per gli addetti ai lavori fanno sapere dal Campidoglio.