“In previsione del Giubileo sono previsti in arrivo a Roma tra i 32 e 35 milioni tra pellegrini e turisti. C’è un enorme cantiere che sta partendo e o riusciremo a governare questi processi o prevarrà il disordine. Solo per Caput Mundi saranno effettuati centinaia di interventi, 138, per 232 milioni di euro, solo quelli in cui il soggetto attuatore è Roma Capitale. Abbiamo l’obbligo di concludere tutti i lavori entro il 2026 ed alcuni, più strettamente legati al Giubileo , entro il 2025”. Così l’assessore alla cultura del Comune di Roma, Miguel Gotor, intervenuto al Congresso nazionale di CulTurMedia, l’associazione di riferimento delle oltre 1.500 cooperative aderenti a Legacoop attive nei settori cultura, spettacolo, turismo, eventi, editoria e informazione. Si tratta di interventi che “poi dovranno tornare nella disposizione dei cittadini romani: e qui ci sarà un grande spazio di possibile collaborazione per sviluppare progetti comuni, sia sulla comunicazione sia sulla fruizione di questi beni”. Tra questi, ad esempio, l’Oratorio dei Filippini, chiuso dal 2000 e per il quale è previsto “un intervento di 2,5 milioni di euro che lo restituirà alla Città e che sarà importante anche per la possibilità di mettere a disposizione in città nuovi spazi di fruizione, come la sala musica e spazi per incontri”.
“Pnrr, Giubile ed Expo 2030 sono tutte straordinarie occasioni che si aprono anche nell’ambito culturale per assegnare un ruolo di primo piano alle imprese della cultura e al mondo cooperativo” ha detto Gotor che ha individuato quelle che sono le tre priorità legate allo sviluppo dell’economia sociale, legale, della crescita e dell’inclusione che sono “la stella polare per una collaborazione con il mondo delle cooperative”. Le direttrici sono quella della gestione in maniera flessibile del patrimonio culturale della città, lo sviluppo innovativo di industrie culturali e la rete di servizi culturali diffusi. “La formula della ‘città dei 15 minuti’ deve valere anche per quanto riguarda la cultura” ha detto Gotor che ha ricordato il successo della grande arena cinematografica nel parco degli Acquedotti a Cinecittà: ” c’erano dubbi su questa iniziativa ed invece ha avuto un successo clamoroso. A Cinecittà ci sono oltre 250 mila abitanti e non si capisce per quale ragione non debbano avere la possibilità di vivere ed avere accesso, entro i 10 minuti a piedi, ad un evento culturale della propria città”.