Governo: oggi il Consiglio dei ministri a Cutro, “per dare un segnale di concretezza”

Intanto il governo annuncia pene più dure contro gli scafisti e agevolazioni per favorire l’immigrazione legale. Non parteciperà il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che ha commentato: "No, non mi hanno invitato. È strano. Uno sgarbo istituzionale, mettiamola in questo modo"

La riunione del Consiglio dei ministri si terrà questo pomeriggio a Cutro, dopo il naufragio dello scorso 26 febbraio che ha causato la morte di 72 migranti, “per dare un segnale di concretezza”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Intanto il governo annuncia pene più dure contro gli scafisti e agevolazioni per favorire l’immigrazione legale. Dopo la strage di migranti, l’esecutivo ha chiamato in causa le responsabilità europee e ha assicurato che saranno innalzate le pene per gli scafisti, che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi identifica come “causa principale, immediata e diretta” dei morti in mare.

Combattere quindi le reti criminali gestite dai trafficanti di esseri umani da un lato, potenziando anche i rimpatri, e dall’altra favorire l’ingresso legale nel nostro paese, semplificando alcuni aspetti burocratici e intensificando i corridoi umanitari.

Rispetto al decreto flussi, su cui spinge l’imprenditoria del settore turistico e agricolo per aumentare il numero degli ingressi per i lavoratori stranieri, il governo sembra propenso a lavorare per “velocizzare il meccanismo di applicazione delle quote”- come confermato dal sottosegretario dell’Interno Nicola Molteni – piuttosto che aumentare il numero. L’ultimo decreto prevede 82.700 immigrati regolari per il 2023.

Al Consiglio dei ministri non parteciperà il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che ad Agorà sui Rai 3 ha commentato: “No, non mi hanno invitato. È strano, perché Crotone ha fatto la parte principale in questa tragedia. Uno sgarbo istituzionale, mettiamola in questo modo”.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014