In vista del 15 ottobre, data in cui entrera’ in vigore il green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro, a Roma i riflettori sono accesi sulle possibili ripercussioni sui servizi pubblici: dai trasporti alla raccolta dei rifiuti. Dall’Orsa, sindacato di base radicato nel settore metro-ferroviario, il segretario regionale Fulvio Spelonca dice senza mezzi termini: “Il nostro settore da’ qualche preoccupazione. Su alcune linee anche il 5% – 10% di assenza potrebbe creare problemi operativi. Al momento – chiarisce – non abbiamo una quantificazione precisa, ma e’ ipotizzabile che anche in Atac”, la municipalizzata dei trasporti, “la percentuale di non vaccinata vada dal 10% al 20%, in linea con la media regionale e nazionale”.
Da dopodomani, l’azienda monitorera’ eventuali picchi di assenze anomale. L’Atac sottolinea di essersi gia’ organizzata per garantire sia i controlli sui green pass, previsti dalle nuove norme, che le normali attivita’ di servizio. “Non e’ possibile sapere per legge quali e quante persone sono vaccinate, ma la stessa legge impone di venire al lavoro muniti di green pass. Quindi chi non lo fa, ed elude i controlli, se ne assume le responsabilita’ e verra’ sanzionato – fa sapere la municipalizzata -. E’ stata fatta da giorni un’ampia e continua opera di informazione fra i dipendenti, che prosegue anche in queste ore, ed e’ stata messa a disposizione una casella di posta elettronica dedicata per comunicare l’eventuale mancanza di green pass. Ovviamente saranno monitorati anche i tassi di assenteismo per individuare eventuali picchi anomali nei prossimi giorni”. Di qui, l’auspicio che “tutti i lavoratori collaborino con l’azienda, impegnata nella gestione di una situazione molto complessa, per garantire al contempo la salute pubblica e il diritto al trasporto”.
Secondo la Filt Cgil “fino ad oggi non c’e’ stata programmazione sul Green Pass in Atac, come nella maggior parte delle realta’ italiane”. Il segretario Eugenio Stanziale, impegnato in prima persona sul dossier, l’impatto reale di “eventuali assenze” sara’ valutabile appieno solo a partire dalla prossima settimana, “in quanto nel weekend il servizio e’ gia’ ridotto. Sono, infatti, molti i lavoratori dell’Atac storicamente impegnati nelle operazioni di scrutinio”, spiega il sindacalista. Stanziale si dice preoccupato “dal fatto che dal 15 la citta’ possa essere invasa dai mezzi privati. Gia’ da settembre il traffico e’ aumento del 20%-30%, dal 15 dovrebbe esserci anche il rientro dei dipendenti pubblici in sede. Si rischia il caos”.