La realizzazione di un termovalorizzatore mette Roma al passo con tutte le altre capitali europee. Lo ha sostenuto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo a Radio 24.
“Roma per anni ha basato il proprio ciclo dei rifiuti sulla discarica più grande d’Europa, quella di Malagrotta, che è stata chiusa dal sindaco Marino su indicazione dell’Unione europea – ha spiegato Gualtieri -. Dopo quella chiusura non è stato fatto nulla, non sono stati realizzati impianti alternativi. Non esistono grandi capitali europee e grandi città italiane che non abbiano impianti, tutte hanno un termovalorizzatore che fa energia pulita. Roma soltanto spende soldi per portare fuori i rifiuti con una filiera inquinante”.
Riguardo alle critiche che sono arrivate dai consiglieri di maggioranza dei gruppi ecologisti, Gualtieri ha aggiunto: “C’è stato un voto larghissimo in assemblea capitolina” sull’ordine del giorno che traccia gli indirizzi per “un nuovo piano con cui produciamo energia pulita rendendo indipendente dall’acquisto di energia più di 150 mila famiglie, trasformando i rifiuti da costo a risorsa. Sono contento di questo piano e lavoreremo per realizzarlo”.
Nel 2026 Roma autonoma
Entro il 2026 (anno nel quale terminerà la consiliatura in carica) – promette il sindaco – Roma sarà autonoma nella gestione del ciclo dei rifiuti “grazie a due biodigestori, un termovalorizzatore e più centri di raccolta e smistamento dei rifiuti differenziati”.
Per realizzare il termovalorizzatore “due anni sono troppo pochi, ma penso che si possa fare più rapidamente dei tempi tradizionali. Metterò anche la mia esperienza di governo a disposizione del piano per realizzarlo rapidamente entro la fine della consiliatura. Entro il 2026 avremo biodigestori, centri di raccolta e un termovalorizzattore che sarà ancora più green di quelli che sono un modello nelle capitali europee, ce l’hanno tutte le grandi città anche vicino alle case”, ha continuato Gualtieri.
Gualtieri: “Bene confronto ma avanti su termovalorizzatore”
Le polemiche scaturite dall’annuncio della realizzazione di un termovalorizzatore a Roma, secondo il sindaco possono aprire al confronto ma non mette in discussione la decisione sulla quale l’amministrazione capitolina andrà avanti in modo determinato.
Su Radio 24 Gualtieri ha spiegato: “Sono contento del dibattito che c’è a Roma, mi confronterò con tutti ma sono sicuro che a termine ci sarà un larghissimo consenso per la soluzione del problema dei rifiuti nella capitale”. Sulle critiche avanzate dall’assessora alla Transizione ecologica della Regione Lazio, Roberta Lombardi del M5s e da altri esponenti del suo partito, come quelle sollevate dalla Cgil di Roma e del Lazio, Gualtieri ha sottolineato: “Lombardi è pacata e dice che vuole vedere i dati su cui si basa questa mia decisione, sarò lieto di confrontarmi. Per arrivare a questo piano abbiamo lavorato per mesi con i migliori tecnici, non demonizzo posizioni diverse ma io andrò avanti”.
“Incontrerò a breve anche la Cgil e sono sicuro di convincerli – ha aggiunto Gualtieri -, conosco bene gli argomenti che avanzano ma il piano è tutt’altro che frutto di una posizione ideologica. Spesso chi critica il termovalorizzatore non dice qual è l’alternativa: ovvero discariche e Tmb che sono più inquinanti. Oggi la tecnologia abbatte completamente le emissioni. A torino a visitare il termovalorizzatore ci vanno i bambini delle scuole e a Copenaghen ci vanno a sciare. Sono sicuro che la forza dell’evidenza rafforzerà il concetto”, ha concluso.