Forse neanche un miracolo potrebbe salvare la Roma-Civita Castellana-Viterbo. È questo lo sfogo – amarissimo – di Fabrizio Bonanni a Radiocolonna, il presidente del Comitato pendolari Ferrovia Roma Nord, l’attivissimo collettivo di utenti della linea che collega Roma con la Tuscia. Lo sconforto, stavolta, è figlio anche delle notizie trapelate nelle ultime ore secondo cui i treni delle due ex concesse di proprietà della Regione Lazio – Roma-Lido e Roma-Viterbo per l’appunto – potrebbero avere difficoltà ad avere la certificazione dall’Ansfisa (l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali) per far circolare i nuovi treni.
“Quello dei nuovi treni è davvero un giallo la cui conclusione potrebbe essere tutt’altro che a lieto fine – spiega Bonanni a Radiocolonna – i prototipi che siamo andati a visionare come comitato in Campania sarebbero dovuti arrivare a marzo e probabilmente non arriveranno neanche a primavera inoltrata. Se poi dovessero iniziare sulla Roma-Viterbo i lavori di ammodernamento a luglio, il paradosso sarebbe che l’ottima notizia del loro arrivo potrebbe essere offuscata dal fatto di non poterli utilizzare”.
Poi, c’è tema molto delicato dei problemi legate alle fidejussioni relative ai nuovi treni che sarebbero state riscontrate dalla Regione Lazio. Undici nuovi treni per la Roma-Lido e la Roma-Viterbo sui cui la Regione Lazio avrebbe già anticipato oltre 56 milioni di euro e che oggi, se le anomalie dovessero essere confermate, potrebbero saltare.
“Quei treni potremmo non vederli mai, sarebbe una pessima prospettiva ma dobbiamo essere pronti a tutto – prosegue Bonanni – sappiamo che la Regione sta cercando dei rimedi, come il funzionamento sui treni attuali dell’aria condizionata, d’estate. Una prospettiva, questa, che ci vede molto scettici. Per quanto riguarda l’omologazione dei nuovi treni, altro tema caldissimo, la scorsa settimana abbiamo avuto una riunione con Ansfisa e non è ancora chiaro se serva o meno una nuova omologazione”.
Poi c’è il grande tema della manutenzione: tra treni che tornano e altri che si accingono ad essere manutenuti, il timore degli utenti è che la linea nel 2025 possa avere sempre meno treni circolanti.
“Venerdì scorso c’è stato un incontro tra i sindaci della Roma-Viterbo e l’assessore regionale ai trasporti Ghera, che li ha tranquillizzati sulla presenza di un piano alternativo di mobilità relativo alle chiusure per lavori – conclude Bonanni – sappiamo che si rincontreranno e stavolta vogliamo esserci anche noi, visto che siamo stati i promotori di questo documento”.
Nel frattempo oggi terzo sciopero dell’anno, con una stazione Flaminio chiusa in un’atmosfera spettrale e tanti utenti in attesa che riaprisse nella fascia pomeridiana di garanzia.