Il Gra diventa un museo a cielo aperto

Presentato al Mibact il progetto Anas per la valorizzazione di alcuni tratti del raccordo. Dieci artisti urbani impegnati

Per migliaia di romani è sinonimo di disagi e ansia di far tardi al lavoro. Eppure adesso il Grande raccordo anulare potrebbe diventare una gigantesca opera d’arte rendendo persino meno snervanti le attese nel traffico. L’idea è dell’Anas, gestore del raccordo e del ministero dei Beni Culturali, che hanno selezionato un pool di artisti per realizzare alcune opere di street-art lungo alcuni dei sottopassi e rampe del Gra.

Il progetto, denominato Graart, è stato presentato questa mattina presso il ministero, dal responsabile Dario Franceschini, il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani e da David Diavù Vecchiato, coordinatore del gruppo di artisti urbani.

L’obiettivo, come ha spiegato lo stesso Armani “è quello di fare delle infrastrutture un veicolo d’arte e cultura, andando ben oltre il loro ruolo nella mobilità di tutti i giorni. Vogliamo replicare l’esperimento in altre parti d’Italia, partendo dal raccordo di Roma e trasformarlo in un museo a cielo aperto”.

Tra i punti del Gra che ospiteranno le opere di dieci artisti di strada, i tratti di Ottavia, Boccea, Aurelia, La Rustica, Romanina e Tor Vergata.

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