La Regione Lazio si candida ad ospitare il “Festival delle Regioni e delle Province Autonome” per l’edizione del 2026. E’ quanto previsto da una memoria di giunta, a firma del presidente Francesco Rocca. Gli uffici regionali hanno proposto un sintetico dossier di supporto alla candidatura, denominato “Il futuro è innovazione. Le Regioni fra innovazione, storia, cultura”, che sarà trasmesso al segretario generale della Conferenza delle Regioni, per le successive valutazioni.
L’iniziativa del Festival, tenutosi per la prima edizione a Milano nelle giornate del 5 e 6 dicembre 2022, “sta assumendo una eco rilevante nel contesto italiano, tanto da divenire un appuntamento nazionale, volto a valorizzare la ricchezza dei territori italiani, rafforzare il confronto istituzionale tra le Regioni, le Province autonome e lo Stato sulle prospettive future del regionalismo nel nostro Paese e per elaborare e costruire proposte utili a potenziare ruolo e specificità”, si legge nella memoria. Dal 30 settembre al 3 ottobre 2023 si è tenuta in Piemonte, a Torino, la seconda edizione del Festival e nel 2024 la Regione Puglia sarà la regione ospitante della terza edizione. Nel corso della seduta ordinaria della Conferenza delle Regioni del 6 dicembre 2023, si è affrontato il tema della raccolta delle candidature quali Regioni ospitanti per il triennio 25-27. Pertanto “è interesse” anche del Lazio “proporsi quale Regione ospitante per il 2026”. A tal fine, gli uffici regionali hanno proposto un sintetico dossier di supporto alla candidatura, legato al tema “dell’innovazione e del ruolo trasversale che accompagna il cuore delle politiche della Regione Lazio”, continua la memoria di giunta. In caso di accoglimento della candidatura, “sarà necessario sottoporre l’iniziativa in esame all’organo titolare della funzione legislativa per il necessario finanziamento delle attività collegate”, si legge ancora nell’atto della giunta Rocca. Ospitare il Festival delle Regioni e Province autonome “consentirà quindi di contribuire al rafforzamento di determinanti legami interistituzionali a tutti i livelli di governo, locale e nazionale, e al contempo di raccogliere tutti i mondi dell’innovazione, del lavoro, delle imprese e della ricerca e dei territori, in un contesto di proficuo collegamento intersettoriale, assicurando una straordinaria visibilità e protagonismo alla Regione Lazio”, si sottolinea nel documento.
