Salvo sorprese dell’ultimo momento, da gennaio prossimo (precisamente dal 10) finirà il mercato tutelato dell’energia elettrica e del gas. Significa che tutti i clienti dovranno obbligatoriamente scegliere un gestore che opera nel mercato libero, nato nel 1999.
Sono circa 5 milioni le famiglie che dovranno selezionare un nuovo fornitore. Chi non sceglierà tra le varie offerte, resterà con il proprio gestore ma con un contratto con condizioni uguali a quelle del mercato libero.
La principale differenza tra mercato libero e mercato tutelato è la variazione del prezzo dell’energia in bolletta. Nel mercato a maggior tutela le condizioni economiche delle bollette sono fissate dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambienti (Arera) la quale, con scadenza trimestrale, adegua i prezzi dell’energia elettrica e del gas in base alle quotazioni delle materie prime (petrolio e gas).
Nel mercato libero i prezzi non sono decisi dall’Autorità ma dalle singole aziende che “liberamente” propongono sul mercato i loro prezzi. Tuttavia il mercato libero sarà, comunque e per nostra fortuna, sottoposto a un sistema di vigilanza gestito dall’Autorità Antitrust in collaborazione con Arera per garantire una corretta gestione dei prezzi. In sostanza: libertà di fissare i prezzi e condizioni contrattuali non significa che i gestori possono praticare qualsiasi prezzo nei confronti dei clienti.
Inoltre la differenza tra i due mercati riguarda solo il prezzo base e le condizioni delle componenti energia e gas. Sia nel mercato libero e sia in quello tutelato i costi in bolletta per il contatore, le imposte e le reti di distribuzione sono identici e vengono approvati da Arera.
Il passaggio al mercato libero tuttavia non sarà improvviso e senza segnalazione.
Per aiutare soprattutto le famiglie l’Autorità ha introdotto una offerta commerciale che si chiama “Tutela simile”. Si tratta di un compromesso tra i due mercati, un contratto di maggior tutela con le tariffe del libero mercato. Questo contratto, però, dura un anno e non può essere rinnovato.
Accanto a Tutela simile, è stato introdotto il Servizio a tutele graduali per le famiglie che avranno deciso di restare ancora nel mercato tutelato. Per questa formula è prevista un’offerta con un prezzo unico nazionale calcolato in base alla media delle offerte proposte da ogni azienda fornitrice. Il Servizio a tutele graduali si applica solo all’energia elettrica, anche se un quadro simile lo avremo anche per il gas: ogni cliente potrà valutare l’offerta del mercato libero che gli verrà proposta dal gestore e se decide di non aderire alla nuova offerta e non si rivolge ad altro gestore, la fornitura di gas verrà comunque erogata ma applicando il costo delle offerte a prezzo variabile.
C’è poi una deroga molto importante che riguarda i clienti considerati vulnerabili. Ad esempio quelle famiglie che percepiscono un bonus sociale, gli utenti con oltre 75 anni e i beneficiari della legge 104. Questi clienti continueranno a rimanere nel sistema a maggior tutela anche dopo la fine del mercato tutelato.
Ma conviene il libero mercato? Non tutte le offerte propongono prezzi e condizioni migliori del mercato tutelato.
Secondo il rapporto annuale di Arera nel 2022 il rialzo della bolletta dell’energia nel mercato tutelato è stato del 161% sull’anno precedente mentre nel mercato libero solo del 61%. Ma non è sempre così. Ci sono periodi in cui la media dei prezzi nel libero mercato è superiore alle tariffe di quello tutelato. Tuttavia in ogni momento dell’anno il consumatore, che ha voglia e tempo per indagare, può trovare un’offerta migliore rispetto al servizio a maggior tutela. Come in ogni altro mercato, il cliente deve cercare l’offerta e le condizioni di servizio più rispondenti alle sue caratteristiche di consumo.
Nelle prossime puntate ci occuperemo di come valutare le offerta sul mercato libero.
(continua…)