Superbonus: allarme rosso nel Lazio per 2 miliardi di lavori
Con la mancata proroga rischiano la conclusione migliaia di interventi, 36mila secondo le stime dell’Ance, 25mila secondo i calcoli della CNA.
Con la mancata proroga rischiano la conclusione migliaia di interventi, 36mila secondo le stime dell’Ance, 25mila secondo i calcoli della CNA.
Sui due spinosi dossier la premier non sembra avere una chiara strategia e rischia di portare l’Italia, malata di debito pubblico, in un vicolo cieco
Manca da sempre un piano industriale per un comparto intersettoriale e in trasformazione. Più sinergia e collaborazione fra istituzioni e imprese.
Il prezzo medio dell’energia elettrica per i clienti finali è salito di oltre il doppio della media europea. Mancano strumenti adeguati di informazione. Il portale offerte di Arera non è efficace
Meloni e il ministro Giorgetti varano una polizza obbligatoria per le imprese (tutte senza esclusioni) contro i rischi catastrofali, ma nella norma ci sono molte zone grige
La lega punta a riconquistare una centralità politica che la premier gli ha sottratto. I sindacati rivendicano un ruolo politico.
Arriva il mercato libero di energia e gas. E' fondamentale conoscere le nostre abitudini e consumi e mantenersi sempre informati sulle offerte perchè i cambi di fornitore sono possibili e spesso vantaggiosi
Vivendi, principale azionista di TIM con il 24%, annuncia battaglie legali e chiede che la cessione passi per l’assemblea degli azionisti. Divisi FdI e Lega sul controllo pubblico
Moltissimo cambierà con la fine del mercato tutelato ma quella che resterà invariata sarà ancora una volta la complessità nella lettura delle bollette e l'enorme carico derivante dalle accise e dai vari oneri
Il costo del debito pubblico aumenta e tra due anni la spesa per interessi raggiungerà quella per la sanità.
Termina l'era del Mercato Tutelato per energia e gas. Si deve passare al Mercato Libero e questo ci preoccupa molto, anche perchè la questione non è così semplice da capire. Qui vi diamo parte delle informazioni di base a cui seguiranno altri articoli di approfondimento. Tutto da leggere con la massima attenzione
E' prudente nella composizione delle misure, ma mostra un eccesso di ottimismo sulle stime di crescita e quindi sulla tenuta dei conti pubblici.
La tempistica prevede nei primi anni di attuazione degli interventi soprattutto adempimenti normativi, amministrativi e burocratici. Emerge la scarsa efficienza sul piano tecnico degli Enti locali.
Per le auto bianche la politica si rimpalla la responsabilità fra governo e Comuni. Riguardo alle spiagge lo Stato incassa appena 105 milioni l’anno, 3mila euro per ogni concessione.
Le prime stime parlano di un giro d’affari diretto tra 300 e 400 milioni di euro spesi dai circa 70mila turisti, ma l’impatto economico continuerà nel tempo
Nessun impegno per favorire la concorrenza nel mercato elettrico, banche e assicurazioni e per ridurre rendite ingiustificate delle partecipate pubbliche nei trasporti, rifiuti e acquedotti
Dalla riqualificazione del patrimonio immobiliare benefici per l’ambiente, l’economia e per le nostre città. Tuttavia Il miglioramento dell’efficienza energetica procede molto a rilento, secondo la fotografia Eurostat meno dell’1% l’anno.
Prevale il profilo dei falchi con un livello dei tassi di interesse ai massimi dalla nascita dell’euro nonostante uno stato di ‘’salute’’ della Ue che si è rapidamente deteriorato
Si cercano alibi , come il superbonus, per spiegare la ristrettezza delle risorse, che non consente al destra-centro di mantenere le promesse elettorali, imponendo una finanziaria ‘’povera’’
Dal governo bugie e mezze verità sul provvedimento che ha avuto un grande impatto sulla crescita economica, sia pure a caro prezzo per le casse dello Stato.
La discontinuità rimane soltanto negli slogan difronte a un debito che sfiora il 140% del Pil e che dovrà di nuovo rispondere al Patto di stabilità, sia pure con eventuali modifiche.
I livelli di inflazione che non si vedevano dagli anni ’80 hanno eroso in profondità il potere d’acquisto. Finora solo misure di carattere populista. Meloni alla prova della legge di bilancio
Il governo confida sulla chiusura di imprese e sindacati all’ipotesi di un’apposita legge. Il vero problema è la bassa produttività e gli scarsi investimenti
Il destra-centro propone l’assegno di inclusione che introduce una discriminazione all’interno del mondo della povertà. Insieme alla mancanza di salari dignitosi, immigrazione, inflazione che non scende, l’economia che traballa… l’azione del governo arranca.
Modifiche rilevanti per Regioni e comuni, senza avere in cambio nessuna garanzia. Spostate risorse su nuovi programmi e misure ancora incompleti.
non basta assegnare le risorse se poi i bandi non si pubblicano e le gare stentano a decollare. E nella corsa per aggiudicarsi preziose risorse si presentano progetti sconcertanti.
Più che mobilitarsi per il caro mutui che interessa una platea limitata, il governo dovrebbe preoccuparsi dell’impoverimento della popolazione
Premier Meloni contraria, ma nella destra sociale e in pezzi della Lega l’idea trova consensi. Con 9 euro l’ora, proposti da Pd e M5S, saremmo in quinta posizione per reddito lordo minimo su 33 paesi.
La sensazione è che la maggioranza italiana di destra-centro abbia iniziato la campagna elettorale per le europee dell’anno prossimo
Rallenta il mercato immobiliare e l’industria del credito. Nota dolente anche la capacità di spesa pubblica. Prospettive legate all’accelerazione dei progetti Pnrr