Il progetto di pedonalizzazione di Via San Giovanni in Laterano

In attesa di sapere che ne pensano residenti e commercianti, l’idea è stata presentata in commissione mobilità

Prosegue il lavoro dell’amministrazione pentastellata per trovare nuovi spazi dedicati ai pedoni e alla ciclabilità di Roma. Sotto la regia di Enrico Stefàno, presidente della Commissione Trasporti e punto di riferimento dei grillini romani in tema di mobilità, ieri – proprio in commissione – è stato presentato un progetto ambizioso che riguarda il centro della Capitale. Siamo nei pressi del Colosseo; dal punto in cui parte la Gay Street romana, c’è un punto piuttosto trafficato che, negli anni, ha visto cambiare tante volte la propria accessibilità ai veicoli privati. È Via San Giovanni in Laterano, la strada stretta e in salita che collega l’Anfiteatro Flavio con San Giovanni, importante per la viabilità perché percorsa da alcune linee bus e perché scarica parte del traffico veicolare che passa per Via Labicana.

“Abbiamo analizzato i tre scenari pedonali realizzabili, quello da piazza del Colosseo fino a via Ostilia, quello fino a via dei Normanni e quello infine che raggiungerebbe piazza di San Clemente, verificando che al massimo potrebbero essere ‘persi’ una settantina di posti auto e una trentina di quelli moto – spiega Stefàno – in generale abbiamo riscontrato una buona condivisione di vedute su questo tema, che tra l’altro va a sistema con la pedonalità già esistente in via dei Fori Imperiali, largo Gaetana Agnesi e il prossimo intervento di isola ambientale a Monti, considerata anche l’ottima disponibilità su quella porzione di territorio di trasporto pubblico, tra mezzi di superficie e metropolitane. E ben si concilia con altri progetti che abbiamo in mente da tempo di allargamento dello spazio pedonale sia su via di San Gregorio che via Labicana”.

Ora sarà interessante vedere la reazione dei residenti e quella dei commercianti, solitamente restii a interventi che creino barriere tra la circolazione privata e il proprio esercizio commerciale.

“Pedonalizzare, inoltre, è il modo migliore per amplificare al massimo le potenzialità di un quartiere e contribuisce ad unire la Città e non a separare i residenti dal resto dei cittadini- conclude il consigliere – rendendo accessibili, fruibili, vivibili le strade. Dando la giusta importanza a chi oggi è costretto a camminare tra le lamiere in spazi limitati con scarsa sicurezza”.

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