La Regione Lazio mette in campo oltre 100 milioni di euro a sostegno delle startup, con l’obiettivo di rafforzare l’industria del capitale di rischio (venture capital) e favorire la nascita di nuove filiere dell’innovazione. La misura rientra nella programmazione europea Pr Fesr 2021–2027 ed è stata presentata oggi nell’ambito dell’Executive breakfast ospitato al Wegil di Roma, dedicato al tema “Venture Capital e Innovazione. Strumenti finanziari per le start-up del Lazio”.
Hanno partecipato la vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, presidente di Lazio Innova Francesco Marcolini, l’amministratore delegato e direttore generale di Cdp Venture Capital Sgr Emanuele Levi, il senior vice president transformation and technology di Aeroporti di Roma Emanuele Calà, la venture strategy and development director di Eniverse Ventures Laura D’Angelo, ceo e head managing director di Angelini Ventures Paolo Di Giorgio e il responsabile Team Investimento di Terna Forward Pietro Rossi. La nuova strategia regionale prevede oltre 100 milioni di euro per rafforzare l’industria del capitale di rischio e costruire nuove filiere dell’innovazione.
Nella precedente programmazione 2014–2020 la Regione, sempre tramite Lazio Innova, ha investito oltre 80 milioni di euro tra risorse pubbliche e private, sostenendo 40 startup grazie ai fondi Innova Venture e Lazio Venture. “Il Lazio ha una reputazione consolidata – ha osservato la vicepresidente Angelilli -, in questa programmazione partiamo con 100 milioni di euro che vogliamo considerare un punto di partenza perché abbiamo una strategia ambiziosa. Per essere competitivi non basta l’identità del made in Italy, bisogna investire nell’innovazione”.
Tra i successi, la startup Fitprime, partecipata dal fondo Vertis Venture 4 Scaleup Lazio, che è stata acquisita da un leader globale nel settore del benessere aziendale, generando un ritorno pari a otto volte l’investimento pubblico. Con la nuova strategia arrivano quattro nuovi strumenti finanziari, il doppio rispetto alla precedente programmazione, è l’aggiornamento del fondo patrimonializzazione per favorire la partecipazione delle startup innovative. “La Regione Lazio punta a una strategia territoriale forte e identitaria, capace di attrarre fondi, competenze e talenti imprenditoriali – ha proseguito Angelilli -. Prevediamo un sistema integrato di incentivi, con il coinvolgimento sinergico di capitali pubblici e privati. In questa direzione, stiamo lavorando con Cdp Venture Capital per definire un accordo di collaborazione nella gestione dei fondi”.
Tra le novità, i Venture Tech Lazio, con una dotazione di partenza di 12 milioni di euro, pensato per gli acceleratori e il Lazio Venture 2, con una dotazione di partenza di oltre 60 milioni di euro, pensato per i fondi vigilati. Principale novità di Lazio Venture 2 è l’introduzione, accanto ai fondi paralleli, dei fondi esclusivamente dedicati al Lazio a cui sono associati condizioni del tutto particolari: possibilità di riconoscere aiuti di Stato, quota privata indipendente anche solo pari al 20 per cento, contributi al gestore per la copertura dei costi di scouting. Entrambe le call sono aperte fino al 13 ottobre 2025. “Il Lazio sta definendo la strategia delle venture – ha sottolineato Marcolini – per fornire assistenza alle startup e stringere collaborazione con i fondi di venture, con l’obiettivo di sostenere l’innovazione nel Lazio e far diventare la Regione sempre più attrattiva a livello nazionale e internazionale”. Tra le nuove misure, è in arrivo anche Innova Venture 2, uno strumento di co-investimento diretto gestito da Lazio Innova con una dotazione di partenza di 5,5 milioni di euro e Technology Transfer Lazio, il primo programma di accelerazione, anch’esso direttamente gestito da Lazio Innova, con una dotazione di parenza di 11,5 mln di euro, che mira a far nascere l’impresa innovativa dal mondo della ricerca associando contributi, servizi e capitale di rischio. Dopo il fondo parallelo, parte la sfida dei fondi e dei programmi di accelerazione dedicati unicamente al Lazio. Una strategia territoriale identitaria e ancorata al territorio, ma che ha l’obiettivo di aumentare ancora di più la qualità della presenza fisica nel Lazio di operatori specializzati e, quindi, anche di attrarre competenze e talenti imprenditoriali. In questo contesto, la Regione Lazio attiverà una rete di attori strategici, fondi, acceleratori, università e altri partner per intensificare lo scouting di startup innovative e ampliare le opportunità di investimento.