Ita, i conti migliorano. Ora si attende l’Europa

La compagnia chiude il 2023 abbattendo il rosso e con ricavi in forte crescita. Ora la speranza è che l'Europa dica sì ai tedeschi

La mannaia dell’Europa aleggia sopra Ita e Lufthansa, dopo i segnali, poco rassicuranti giunti da Bruxelles. La quale, al fine di dare il via libera all’ingresso in minoranza (41%) dei tedeschi nella ex Alitalia, vuole aggiustamenti non proprio banali sulle rotte, circa una quarantina, per evitare problemi di concorrenza e prezzi. La data da cerchiare con il rosso è il 26 aprile: entro quel giorno il Mef dovrà presentare alla Commissione europea quei rimedi chiesti espressamente dall’Europa, per assicurarsi il sì all’operazione cui il governo italiano lavora ormai da oltre un anno. Il problema, almeno potenziale, c’è tutto. Impedire un deal di tale calibro, vorrebbe dire condannare il vettore all’isolamento industriale, cosa che Ita non può certo permettersi, necessitando per forza di cose di un partner industriale dalle spalle larghe.

Nel frattempo, i vertici di Ita, il presidente Antonino Turicchi e il direttore generale, Andrea Benassi, hanno alzato il velo sul bilancio 2023 e sulle prospettive della compagnia, nell’attesa che Roma e Bruxelles, in triangolo con Berlino, sblocchino la partita. La buona notizia è comunque che i conti di Ita stanno migliorando sensibilmente. La compagnia ha infatti chiuso il 2023 con una perdita netta di 5 milioni di euro, in miglioramento di 481 milioni rispetto al 2022, quando l’ex Alitalia riportò un rosso di 486 milioni.

In crescita anche i ricavi, attestati a 2,4 miliardi di euro (in aumento di 900 milioni), e l’Ebitda attestato a 70 milioni di euro. Per quanto riguarda la solidità della compagnia, Ita al 31 dicembre aveva in cassa 450 milioni di euro, 26 milioni in più rispetto al 2022. La cassa comprende anche i 250 milioni di aumento di capitale già messi da Lufthansa. Numeri che fanno ben sperare e che rendono Ita una compagnia certamente più appetibile agli occhi del mercato, oltre a dare la sensazione che, in attesa del verdetto dell’Ue, l’azienda possa volare da sola.

Di sicuro, tornando ai conti dello scorso anno, i vertici di Ita hanno di che essere soddisfatti. “Quelli del 2023 sono stati risultati estremamente positivi, con il quasi azzeramento della perdita. Numeri che sarebbero potuti essere ulteriormente positivi se avessimo potuto godere a pieno delle partnership commerciali”, ha rivendicato Turicchi. Il quale ha poi sottolineato come Ita Airways “ha raggiunto con un anno di anticipo il pareggio operativo rispetto al business plan condiviso con Lufthansa”.

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