Ita, lo stop ad Altavilla non ferma le trattative

Nonostante lo scontro nel board, con i sei consiglieri dimissionari, espressione del Mef, che hanno chiesto di togliere tutte le deleghe al presidente esecutivo Alfredo Altavilla, i negoziati con Certares proseguono

Ita airways

Un terremoto che però non ferma la privatizzazione di Ita. Nonostante lo scontro nel board, con i sei consiglieri dimissionari, espressione del Mef, che hanno chiesto di togliere tutte le deleghe al presidente esecutivo Alfredo Altavilla, incassando il sostegno dell’amministratore delegato Fabio Lazzerini. Nel mirino la delega sulle operazioni strategiche, ovvero sulla vendita al consorzio guidato da Certares in partnership commerciale con Air France e Delta per l’acquisto del 50% più un’azione della compagnia, che la delibera votata dai consiglieri ha trasferito all’Ad, insieme alle altre deleghe.

I consiglieri contestano l’operato del presidente, sostenendo che sta gestendo l’operazione di privatizzazione senza coinvolgere gli organi societari. Si profila una battaglia legale, il collegio sindacale si riunirà giovedì per verificare la legalità dell’iniziativa. L’iniziativa è originata dalla lettera del Mef del 29 settembre che sollecitava più collaborazione da parte di Ita, chiedendo di consentire a tutti i componenti del consorzio guidato da Certares le informazioni sulla profittabilità delle rotte. Altavilla nella riposta aveva spiegato al Mef di aver concordato con i legali dei tre componenti del consorzio, in ossequio alle normative Antitrust europee, l’accesso diretto a tutte le informazioni per Certares, in qualità di equity partner non diretto concorrente di Ita. Ma con o senza Altavilla, i negoziati vanno avanti.

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