Ita, Lufthansa si fa più vicina

Il governo conferma l'interessamento dei tedeschi, anche se Certares è ancora in pista. Fs fuori dai giochi

Ita airways

Un ingresso soft, in due step differenti. Ma comunque con la cloche ben salda in mano, fin da subito. La privatizzazione di Ita è finita in una sorta di limbo, all’indomani dell’avvento del governo di Giorgia Meloni. Da una parte il tandem Msc-Lufthansa ha formalmente tagliato i ponti con il Tesoro azionista dell’ex Alitalia, forse stufo di traccheggiare o semplicemente deluso dalla scelta ricaduta sul trio Certares-Delta-Air France. Dall’altra, proprio i negoziati non più esclusivi con la cordata franco-americana sono finiti in stallo, sprofondati in una sorta di grande sonno.

Ed ecco allora che, dalla finestra, rispuntano proprio quei tedeschi che in realtà non hanno mai perso di vista le travagliate vicende della fu compagnia di bandiera. La strategia, come raccontato da Repubblica, prevederebbe un ingresso in due tappe, al fine di minimizzare lo sforzo finanziario, sulla falsariga di quanto accaduto nel 2009 con l’acquisto di Brussels: prima un blocco del 45% per diventare socio forte ma non di controllo e poi, in un secondo momento, conquistare la maggioranza con un altro pezzo di capitale, magari entro tre o quattro anni.

Attenzione, fin qui la partita per il capitale. Ma come pilotare una compagnia se non si ha la maggioranza assoluta? Ed ecco la seconda carta di Lufthansa, i patti parasociali che consentirebbero al vettore tedesco di assumere di fatto la guida di Ita. Il gruppo guidato dall’ad Carsten Spohr chiede infatti mani libere su rotte, personale, assetto interno. Per farlo però, servono accordi industriali a prova di bomba. Non è una sorpresa: il manager tedesco lo ha ripetuto in più occasioni. Prima negli incontri con gli uomini di Draghi, poi ai nuovi interlocutori arrivati a Via XX Settembre.

Intanto, il viceministro ai Trasporti, Galeazzo Bignami, chiarisce come “per ora abbiamo ricevuto da Lufthansa un interessamento e non da altri soggetti quindi ci limitiamo a osservare quello che sta avvenendo. Per ora l’abbiamo ricevuto da Lufthansa e non da altri soggetti inteso come Fs. Quindi ci limitiamo a valutare quello che Lufthansa intenderà portare all`attenzione del governo. Mi preme però dire che per noi settore il settore trasporto del trasporto aereo civile è centrale e non non saremo sicuramente disattenti a una valorizzazione della centralità dell`Italia, soprattutto in vista di grandi eventi come quelli che si prospettano per la nostra nazione e che possono garantire un`attrazione turistica e non solo”.

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