Lavoro: nel Lazio 70 incidenti mortali in 2022, record in provincia di Frosinone

È questo quanto emerso dal report "La sicurezza è il tuo futuro", realizzato da Ugl sulla base di dati Inail

Il cantiere della Metro A a Cinecittà, Roma.

Nel Lazio il 2022 si è chiuso con 70 incidenti mortali sul lavoro, esclusi quelli in itinere, pari all’8,9 per cento del totale degli infortuni registrati dall’Inail nello stesso periodo. La provincia di Frosinone, in particolare, con 14 infortuni mortali su un bacino di occupati di poco superiore a 168 mila unità, si posiziona al sesto posto a livello nazionale, con un’incidenza pari all’83,2 per cento. È questo quanto emerso dal report “La sicurezza è il tuo futuro”, realizzato da Ugl sulla base di dati Inail e presentato oggi nel corso della conferenza stampa nella sede del sindacato, in via Nomentana 26.

A livello nazionale, invece, sono stati quasi 700 mila gli infortuni sul lavoro nel 2022 (con un più 25,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021).

Di questi 1.090 sono risultati mortali, ovvero circa 90 infortuni mortali al mese. E tra le regioni che in Italia hanno registrato il maggior numero di incidenti per numero di occupati a conquistare il primato è la Valle D’Aosta – con sei infortuni mortali nel 2022 su poco più di 50 mila occupati – seguita da Trentino Alto Adige e Basilicata. Tra le Regioni più popolose, invece, il Lazio (che conta oltre 2,2 milioni di lavoratori) si posiziona al quindicesimo posto con un’ incidenza di 31,7 incidenti per milione di occupati. Mentre il primato, su numero di abitanti, va alla Campania, con 70 infortuni mortali su 1.592.095 occupati.

Nello specifico Roma e provincia sono al primo posto per valori assoluti, con 46 infortuni mortali; ma soltanto per l’alto numero di occupati (oltre 1,7 milioni) l’incidenza scende a 26,7 per cento.

Oltre a Frosinone, poi, anche Latina si posiziona nella prima metà della graduatoria, con il 43esimo posto e un’incidenza di quasi quattro punti superiore alla media nazionale (38,8 contro 35). Rieti e, soprattutto, Viterbo sono in coda alla graduatoria, rispettivamente all’83esimo e al 93esimo posto. Per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro “abbiamo fatto un’elaborazione dei numeri dell’Inail dai quali abbiamo tirato fuori dei dati interessanti – ha spiegato il segretario generale di Ugl, Paolo Capone -. Regione per regione, provincia per provincia, abbiamo ridisegnato la mappa dell’incidenza degli incidenti sui luoghi di lavoro. Questo ha portato non solamente a fare una classifica ma a capire quali sono le zone, le età e le etnie più colpite perché nella dinamica del lavoro e degli incidenti sul lavoro ci sono sempre delle motivazioni dietro: la scarsa conoscenza delle norme, l’età alta, lavorazioni che spesso non vengono gestite con la dovuta accortezza anche da parte delle aziende”, ha sottolineato. “È emerso, ad esempio, che la Valle D’Aosta è la Regione con la più alta incidenza di incidenti mortali per numero di lavoratori: una regione piccola, piuttosto al nord, dove il lavoro nero è meno presente che in altre regioni. Oggi partiamo da Roma e porteremo il Tour nel Lazio, in Toscana e in Emilia Romagna. Domani saremo in Liguria, Piemonte e Lombardia e a seguire in tutte le altre regioni d’Italia”, ha concluso.

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