Nel Lazio tornano a crescere i poli tecnologici, e l’export vola

Nel primo trimestre dell’anno le esportazioni aumentano dell’8,4%. Benissimo il polo aerospaziale che cresce di quasi il 20%. Bene anche i distretti tradizionali, tra i quali la ceramica

Il Lazio si dimostra una regione votata alla tecnologia. Nei primi tre mesi del 2021, dopo quattro trimestri in calo, sono tornate a crescere le esportazioni dei poli tecnologici laziali, che hanno registrato un incremento tendenziale dell’8,4% (a prezzi correnti). Tutti e tre i poli hi-tech hanno chiuso il primo trimestre in territorio positivo. E’ quanto emerge dal Monitor dei poli tecnologici del Lazio della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. La situazione è cambiare radicalmente rispetto a novembre scorso.

 Il polo farmaceutico laziale, dopo aver chiuso il 2020 con un calo del 14,2%, in fisiologica decelerazione rispetto al 2019, nei primi tre mesi dell’anno ha registrato una crescita delle esportazioni del 6,7%. Nei prossimi mesi le prospettive di crescita di questo polo saranno influenzate anche dallo scenario che si delineera’ relativamente alla produzione di vaccini anti-COVID. A trainare le performance del polo sono stati soprattutto due mercati: gli Stati Uniti e i Paesi Bassi, mentre ha mostrato un lieve calo l’export verso il Belgio che comunque ha superato il miliardo di euro.

Ha chiuso in territorio positivo anche il polo ICT romano registrando un +13,4% grazie soprattutto a Germania, Regno Unito, Emirati Arabi, Qatar ed Arabia Saudita.

Segnali di ripresa anche per il polo aerospaziale che ha registrato un incremento delle esportazioni del 19,7% in particolare verso l’Indonesia, il Giappone e la Malesia.

Decisivo rimbalzo anche per i distretti tradizionali. Il distretto della Ceramica di Civita Castellana ha chiuso il trimestre con un +4,8% tendenziale, registrando una crescita delle esportazioni a due cifre verso gli Stati Uniti, l’Austria e la Svizzera mentre hanno perso terreno Regno Unito e Francia. Un ottimo primo trimestre anche per il distretto ortofrutticolo dell’Agro-Pontino che registra un incremento del 10,3%. Torna a crescere la domanda da parte della Germania dopo la contrazione del 2020 e si conferma primo paese di destinazione, assorbendo da sola il 47% delle esportazioni del distretto.

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